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il 28 Lug 2016

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A caccia del terzo braccialetto: Jason Mercier ha giocato tre eventi WSOP contemporaneamente!

A caccia del terzo braccialetto: Jason Mercier ha giocato tre eventi WSOP contemporaneamente!

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Se vi chiedessimo qual è il nome più caldo di questa estate di poker pochi di voi risponderebbero diversamente da “Jason Mercier“.

Jason è stato protagonista indiscusso di queste ultime WSOP, la stampa del poker non aveva occhi che per lui, e non a caso ha portato a casa il titolo di Player Of The Year.

Fin dall’inizio delle World Series Jason ha dato spettacolo, sull’onda della famosa prop bet contro Vanessa Selbst (che ha ammesso che le odds giuste sarebbero state 10.000:1 o più) conquista il suo primo braccialetto già all’evento #16 (su 69 totali). Tempo quattro giorni e Mercier conquista il secondo braccialetto.

Tra queste due vittorie, che probabilmente sono già un record, Jason ha trovato addirittura il tempo per ottenere un secondo posto, che di fatto gli è costato due milioni e mezzo di dollari. Dopo la sconfitta in HU effettivamente l’umore di Mercier non era dei migliori: “Se avessi vinto sarei stato ad un passo dai tre braccialetti. Ho decisamente perso una grande opportunità. Ora non ho scelta se non accusare il colpo e continuare. Non voglio più giocare per ora, sono stanco, deluso. L’ho sprecata.”

Alla fine però è stato grazie al sostegno della sua amata, Natasha Barbour, che Jason ha trovato la forza di partecipare (in late registration) all’evento #24: “So che sei stanco, fai quello che ti senti”. Braccialetto e prima moneta da oltre $400.000.

Ad un passo dalla tripletta -e quindi dalla prop bet-, Jason ritrova lo spirito giusto e comincia a giocare tutti gli eventi a disposizione.

È arrivato addirittura al punto di iscriversi a tre tornei in un singolo giorno, in due sale del Rio diverse e distanti tra loro… ma non senza aver fatto prima i giusti calcoli!

Durante la pausa cena dell’evento #51, $10.000 PL Omaha, Mercier è andato nella Brasilia Room per iscriversi all’evento #52, $3.000 NL Hold’Em, che in quaranta minuti sarebbe andato in pausa a sua volta.

Jason ha considerato che se avesse voluto stare in sit out per le ultime due ore del torneo NLHE avrebbe avuto bisogno di circa 40.000 chips per sopportare bui e ante e passare al Day 2.

Lo stack di partenza era di 15.000, se fosse riuscito a farle diventare 40.000 avrebbe potuto tornare nella Amazon Room e giocare contemporaneamente il Pot Limit Omaha e il Triple Omaha, lasciando il NLHE in sospeso per il giorno successivo.

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Multitablare seduti davanti ad un pc è un conto, ma farlo live viaggiando fisicamente da un tavolo all’altro, con strutture, stack, giochi diversi, non è lo stesso. Mercier però non è l’ultimo arrivato, ed è sicuramente capace di lavorare in sovraccarico mantenendo comunque il controllo su focus, disciplina ed emozioni.

In soli 40 minuti Mercier ha poco spazio per foldare, ma presto arriva il raddoppio con 7-7 contro l’A-Q dell’avversario. Stack a 30.000. “Ci siamo quasi.”

“In qualcuno di questi tornei il primo premio è $150.000 e il secondo è $80.000. Per me non è proprio così. Sono a caccia del terzo braccialetto, il primo posto è circa $2.500.000! Quindi gioco con uno stile diverso, l’obiettivo è solo quello. Devo vincere il torneo, ma se non lo vinco devo essere pronto ad iscrivermi a quello subito dopo!” 

Lo stack al NLHE è solido a 40.000, è tempo di spostarsi all’Amazon Room. Jason guarda un paio di mani al $1.500 Triple Omaha e torna al $10.000 Pot Limit Omaha, giocandoci finché al Triple non finisce la pausa.

A questo punto il PLO da $10.000 è in modalità hand by hand, ottimo per prendere un po’ di fiato -e un po’ di chips- al Triple Omaha. Un avanti e indietro tra i due tornei per tutta la notte, finché non arriva l’eliminazione al PLO, all’una del mattino, in 36° posizione per circa $19.000. Mezz’ora dopo arriva la fine anche al Triple Omaha.

Nel frattempo il suo stack al NLHE $1.500 viene imbustato per il giorno dopo, e ammonta a circa 22.000. Rimangono 286/1125 e Jason c’è, ma in tempo qualche ora di Day 2, ed è costretto anche qui ad uscire di scena.

Tre tornei in una giornata ed un ITM. Forse il focus durante questo tipo di multitabling estremo ci perde molto, ma a giudicare da come abbia pianificato attentamente i tempi forse Jason era veramente preparato, forse se avesse continuato con la giusta run avrebbe potuto farcela.

Invece come sapete Jason si è dovuto accontentare di un secondo posto e due braccialetti, ma anche di un anello che vale più di quello dell’Aussie Millions.

L’anello del “sì” di Natasha.

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