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L’IPT chiude i battenti: i commenti a caldo dei vincitori della picca
Quella di Malta rischia di essere l’ultima tappa dell’Italian Poker Tour.
Ad ottobre calerà definitivamente il sipario su un circuito che ha appassionato tantissimi giocatori del nostro Paese.
Quanti di voi hanno seguito i grandi campioni di casa nostra sognando di mettere le mani su quella picca?
Adesso è ora di svoltare. Gli equilibri del poker live nazionale saranno diversi a partire dall’anno prossimo.
Come sappiamo tutto ciò è dovuto ai nuovi format annunciati da PokerStars che ha intenzione di puntare su diversi tipi di eventi, concentrati in appuntamenti dal respiro internazionale.
Ieri abbiamo ripercorso i momenti più belli e importanti della storia dell’IPT. Oggi abbiamo chiesto ad alcuni giocatori i loro commenti a caldo sulla novità.
Abbiamo interpellato in particolare gente che potrebbe essere molto dispiaciuta, perché all’IPT ha lasciato un bellissimo ricordo vincendo uno dei Main Event di queste otto stagioni.
C’è chi era ancora all’oscuro di tutto, come Federico Piroddi: “Peccato, era uno dei miei tornei preferiti per struttura, organizzazione, field. Resterà sempre nel mio cuore. Mi dispiace perché mi ero messo in testa di vincerne due e ora non avrò più l’occasione“.
Anche il pugliese Nicola Sasso non era al corrente della novità: “Non lo sapevo neanche, peccato. Purtroppo per quanto riguarda il live adesso vanno i tornei con buy-in bassi. Per questo non ci sono più i numeri di una volta.
Se ripenso al mio IPT mi vien da piangere guardando i montepremi attuali. La gente ora non pagherebbe più 2.200€ per un torneo. Naturalmente non parlo dei reg. Adesso penso che cresceranno il PPT e altri circuiti“.
Walter Treccarichi spende bellissime parole per il tour: “Ovviamente è un po’ triste come cosa! È stato uno dei tornei con cui sono cresciuto pokeristicamente.
Lo seguivo sui blog, poi ho iniziato a giocarlo con costanza e infine sono riuscito addirittura a vincerlo! Ne ho un bellissimo ricordo e tutt’ora la vittoria dell’IPT rimane la vittoria più bella nella mia carriera“.
Restando in Sicilia, abbiamo interpellato anche Eros Nastasi: “Sicuramente una grossa perdita, ma tutto dettato dal fatto che non c’è più l’economia di una volta e allora sono costrette le organizzazioni ad inventare nuovi tornei con nuove strutture.
Per me all’IPT è arrivata la prima grande vittoria live in una modalità che non c’è più e mi piacerebbe tornare a giocare“.
Ecco il parere illustre di Luca Moschitta, ex membro del team pro di PS: “PokerStars sta facendo in maniera razionale molti cambiamenti e tagli. Segue la sua logica aziendale.
Io comunque ho praticamente smesso di giocare l’IPT da quando hanno abbassato il buy-in. Ne ho giocato solo uno a Nova Gorica negli ultimi anni. Grindando online alla fine non mi conviene.
A Malta comunque ci sarò perché ora abito qui da tre anni per giocare sul ‘dot com’. Speriamo ci sia tanta gente da varie nazioni“.
Chiudiamo con Riccardo Lacchinelli: “Mi dispiace, l’IPT ha fatto parte della mia carriera fin dall’inizio, quando ancora non si chiamava così. Mi ricordo ancora di quando ho chiuso 9° nel 2009 ‘sbollando’ il tavolo finale.
L’IPT è stato torneo di riferimento per molti anni ma poi ha dovuto adattarsi cambiando formule e buy-in. Alla fine secondo me è mancata un po’ di comunicazione, ha perso quell’appeal iniziale“.