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Doug Polk analizza una mano tra Daniel Negreanu e Dan Colman giocata al Big One Drop!
Tornano le analisi tecniche di Doug Polk, che come sempre prende in esame le mani più interessanti reperibili ai tavoli high stakes.
La combinazione di alcuni tra i migliori giocatori al mondo sia al tavolo che al commento rende consigliatissima, se non obbligatoria, la lettura di questa analisi.
Stavolta i soggetti in questione sono niente meno che Daniel Negreanu e Dan Colman, due tra i più vincenti giocatori del mondo, e la mano è stata giocata al Big One For One Drop, torneo da un milione di dollari di buy in, vinto poi da Colman.
Andiamo subito a vedere l’action!
Preflop: Antonio Esfandiari chiama 300.000 da bottone con AT, complete di Negreanu da SB con JT e check da parte di Dan Colman con K9.
“Commentiamo il call di Esfandiari: non so a quanto ammontino gli stack alla partenza perché la grafica non lo mostra, ma c’è un range di blinds con cui questa mossa è ragionevole, ovvero 15, 20, 25 bb, ovvero quando sei abbastanza short da invitare gli avversari ad andare all in più aggressivamente contro di te. In generale comunque consiglio di non farlo: prima di tutto bisogna avere già chiara la spartizione del range tra limp-call, limp-raise, limp-fold e quali mani non limpare, e poi c’è un problema immediato, che gli avversari possono vedere il flop praticamente gratis.”
Flop: 779 – Triplo check.
“Penso che il check sia abbastanza ragionevole per tutti, forse Negreanu avrebbe potuto puntare in bluff con una mano come la sua, mi piace il check di Colman, ma anche da parte sua una puntata non sarebbe stata una brutta mossa, e sicuramente apprezzo il check di Esfandiari da BTN.
Turn: 2 – Negreanu punta 550.000, raise di Colman a 1.275.000, fold di Antonio, reraise a 2.000.000 di Negreanu e call.
“La bet di Negreanu è perfettamente standard: si dovrebbe puntare con un range di bluff e un range di value, come TP o three of a kind, e mixare con dei draw come T8, 86, magari qualche Flush Draw. Viceversa credo ci sia da discutere sul rilancio di Colman. Con questo raise mette in difficoltà una mano come JT certamente, ma una mano così andrà in 3-bet o fold, mai in call e quindi sarà impossibile estrarre valore da lì. Prenderà valore sicuramente da 9 peggiori o draw, ma verrà 3-bettato da bluff e tris, una situazione complessa. Tutto sommato credo di essere un po’ più orientato verso il call, anche perché se Negreanu decidesse di chiamare il raise, Colman non potrebbe praticamente mai prendere un’altra strada di valore al river.
Capisco cosa sta cercando di fare Negreanu: può avere three of a kind, sa che Colman può rilanciare light, e JT è una mano buona per fare questa mossa. Però preferirei rilanciare con 68/8T, mani che hanno più equity contro il value range di Colman. Se a queste mani si aggiunge anche JT si cade nell’overbluff e tecnicamente diventiamo exploitabili, bisogna essere più selettivi: credo che il fold sia ok qui. Il problema vero però è la size, che dice ‘ho tris o bluff’ e difficilmente convincerà al fold Colman. In poche parole questa 3-bet non ha alcun effetto. Ovviamente Colman chiama perché non può fare diversamente.”
River: 8 – Daniel checka e Colman checka, incredulo, a sua volta lasciando il piatto a Negreanu.
“Da parte di Daniel poteva essere buono un call, Colman difficilmente avrà un colore considerando che una carta di cuori è in mano a Negreanu e che presumibilmente Colman avrebbe giocato un Flush Draw diversamente, ad esempio puntando al flop e probabilmente non rilanciando al turn. Certo, questo non significa che Colman non possa avere colore, ed è per questo che il check può essere una buona mossa, ma il problema è che Colman difficilmente value-betterà mani come tris su questo river che chiude troppi draw. Al posto di Negreanu sarebbe meglio una value bet quindi per prendere valore dalle mani che Colman ormai gioca in check behind.”