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il 4 Ott 2016

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Practical poker: il corretto approccio al gioco per gli amatori secondo Alec Torelli!

Practical poker: il corretto approccio al gioco per gli amatori secondo Alec Torelli!

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Nel poker una scelta corretta diverge da una sbagliata in base all’Expected Value, giusto?

Non sempre. Almeno secondo Alec Torelli, recentemente intervistato in merito ai cambiamenti occorsi negli ultimi anni nel Texas Hold’em, che per l’occasione tira fuori un concetto tanto vecchio quanto innovativo: la praticità. L’essere pragmatici e l’avere come unico obiettivo quello di portare a casa una vincita potrebbe essere la chiave per trasformare un hobby costoso, a seconda del livello che si gioca, in una fonte di guadagno.

Eccoci dunque di fronte al concetto di ‘practical poker’, un modo di interpretare il gioco che va in controtendenza rispetto all’approccio di un qualsiasi professionista basato sull’Expected Value. L’obiettivo? Ridurre la varianza nel breve periodo e acquisire la confidenza necessaria per affrontare con serenità le partite successive:

Immaginate qualcuno che, in virtù della sua passione per il poker, riesce a ritagliarsi qualche giorno per partecipare a un evento live o spendere 5-6 ore ai tavoli cash game. Non ha tante occasioni per rifarsi da eventuali perdite e deve sempre cercare di incastrare il poker nella vita reale, dimostrando magari alla famiglia, generalmente poco al corrente di come vanno le cose in ambito pokeristico, la bontà delle sue scelte quando decide di investire nel gioco. In questo caso, l’unico elemento da tenere in considerazione non riguarda l’ambito tecnico ma quello pratico: portare a casa delle vincite. So che può sembrare un concetto molto banale, ma questo è il concetto essenziale del ‘practical poker’.”

Nel video, che potrete guardare in fondo alla pagina, Alec fa un esempio molto efficace: “Prendete la stessa tipologia di persona a cui ho accennato prima ed immaginate che questi abbia pianificato una trasferta di tre giorni per giocare a poker al casinò. Ha preparato tutto con cura, dal numero massimo di ore consecutive da spendere al tavolo per rimanere concentrato fino al suo approccio tecnico e mentale. Tuttavia dopo sole tre mani si ritrova già sopra di due poste: cosa fare a questo punto? Nel momento in cui la somma vinta è superiore alle aspettative iniziali e soprattutto gli consentirebbe di chiudere la trasferta in positivo, la risposta è alzarsi dal tavolo e assicurarsi la vincita. Con ciò non sto affatto incitando all”hit and run’, ma dico solo che a fronte delle premesse fatte in precedenza è un’opzione da tenere in alta considerazione.

Insomma, non è tanto importante quanto si vince o meglio quanto può essere profittevole continuare a stare seduti al tavolo, ma è necessario acquisire la consapevolezza di aver vinto: “In questo modo, al ritorno a casa il player in questione verrà visto come un vincente e si sentirà un vincente a sua volta, presentandosi al prossimo appuntamento con più sicurezza e una maggiore autostima, oltre ad aver già incassato una certa somma di denaro.

Il practical poker non si riduce al saper fissare dei limiti, stop-win o stop-loss che siano, ma ha dei riscontri anche nel gioco: “Vi sono casi in cui è profittevole giocare uno spot in 3-bet ed eventualmente puntare tutte e tre le strade forti di una buona equity. Per un approccio più pratico però lo stesso spot può essere giocato in maniera passiva senza dover necessariamente investire buona parte dello stack in gioco. Questa condotta ovviamente ridurrà le aspettative di vincita o perdita, ma allo stesso tempo limiterà incredibilmente la varianza consentendoci di avere più occasioni nelle quali investire le nostre chip.

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Ma allora qual è l’approccio corretto per un giocatore? “Io, come tanti altri professionisti, continuo a giocare e giocherò sempre in base all’EV, perché questo è il mio lavoro e so che nel lungo periodo gli sforzi verranno ripagati. Chi però fa altro nella vita e desidera soltanto sedersi per qualche ora ai tavoli e magari guadagnare qualcosa dovrebbe tenere in considerazione quanto detto in precedenza. E pazienza se nei forum online, nelle chiacchiere tra amici o secondo la teoria dei giochi le scelte non siano corrette, ciò che conta per chi non è un professionista e assicurarsi una vittoria.

Ecco il video integrale (in inglese) nel quale Alec spiega in cosa consiste il ‘practical poker’

httpv://www.youtube.com/watch?v=HHygpSLma7U

 

 

E voi cosa ne pensate della teoria di Alec Torelli? Scrivetecelo sulla nostra Fanpage!

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