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Sofia Lovgren: “Convinsi i miei genitori mostrandogli bankroll e grafici. In un anno passai da 50$ a 60.000$”
Sofia Lovgren, svedese di Goteborg, è ancora molto giovane, ma la sua carriera pokeristica è già lunga e ricca di fatti interessanti, lei che ama tanto l’online quanto il live.
In una recente intervista rilasciata ai colleghi di PokerNews.com, ha raccontato specialmente i suoi inizi, quando si costruì il primo bankroll dal nulla.
A 16 anni la ragazza cominciò coi freeroll, dopo aver conosciuto l’eccitante poker online grazie al fratello, che gli mostrò come si faceva un pomeriggio, dopo la scuola.
Sofia imparò così bene che vinse uno dei primi tornei giocati e, con pazienza, arrivò ad avere 4.000 dollari sul conto, soldi che gestì tutt’altro che correttamente. Insomma, la Lovgren dilapidò quel gruzzoletto in breve tempo.
“Appena compiuti 18 anni – ha raccontato la proette svedese – nel 2008, trasferii i miei ultimi 50$ su PKR e col nickname ‘welllbet’ ripartii da zero. Ho grindato per tante ore ai low stakes, una buona pratica per la gestione del bankroll e la pazienza. Dopo un altro anno passato ai low stakes, dunque, serate e notti al 1$/2$, arrivai ad avere 60.000 dollari sul conto gioco”.
Avendo capito grazie ai numeri di poter fare del suo hobby un lavoro, Sofia, finite le scuole superiori, decise di concedersi un anno sabbatico per dedicarsi al 100% al poker, ma dovette convincere i genitori, poco contenti della sua scelta.
“Mostrai a loro – ha spiegato la Lovgren – il mio bankroll e i miei grafici. Allora accettarono la mia idea di fermarmi un anno con gli studi per concentrarmi full time sul poker…”.
A distanza di tempo le cose sono decisamente cambiate, infatti adesso ha pieno appoggio della famiglia e talvolta suo padre la segue dal laptop mentre gioca online.
“La mia famiglia è contenta, i miei mi supporteranno finché mi vedranno felice e riuscirò a mantenere la mia vita in equilibrio”.
All’inizio di carriera, infatti, era talmente ossessionata dal poker e dal volersi migliorare che – a detta sua – era diventata un po’ asociale, fatto strano per una come lei che è sempre stata attiva.
“Oggi posso dire di avere uno stile di vita equilibrato, vado in palestra e trascorro il tempo libero con amici e famiglia. Amo del poker live il fatto di poter giocare conoscendo sempre persone nuove. Da quando seguo i vari tour, ho la possibilità di vedere posti nuovi e conoscerne le culture…”.
Pur essendo abile nei tornei multitavolo, e lo dimostrano i risultati live, la Lovgren ha scelto però il più ‘safe’ cash game per campare di poker con minori rischi.
“Da sempre credo sia più facile vivere di cash game, specialità in cui la varianza è più bassa rispetto ai tornei. Gli mtt possono essere frustranti, ad esempio quando giochi al meglio per tante ore e sbatti in una bad beat o in un cooler appena prima dei premi importanti”.