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Haralabos Voulgaris sul One Drop: “Troppi whiner! Non è un dramma se non si è stati invitati a un torneo…”
E’ definitivamente calato il sipario sul One Drop Extravaganza, torneo con spirito (anche) benefico che però ha fatto tanto discutere, specialmente chi a Montecarlo non ha potuto giocare.
Chi ha ricevuto l’invito di Guy Laliberté – sfruttando tale possibilità – è stato il professionista delle scommesse, la cui specialità è da sempre l’NBA, Haralabos Voulgaris.
Il canadese non è quindi un professional poker player, seppur in carriera, solo in tornei dal vivo, abbia incassato poco meno di due milioni di dollari.
Voulgaris, che ha chiuso il torneo da un milione di dollari di buy-in in ottava posizione, non centrando la zona premi, è stato intervistato dai colleghi di PokerNews e ha colto l’occasione per fare chiarezza sulle polemiche che hanno bombardato la manifestazione. Senza peli sulla lingua.
“E’ il torneo di Guy (Laliberté, n.d.r.) e può invitare o rifiutare chiunque voglia. E’ il suo ente benefico, il suo torneo, dunque può fare quello che vuole”.
Deciso a percorrere tale strada, Haralabos ha continuato tuonando: “E’ stato detto che alcuni sarebbero dei regular dell’EPT. Queste persone hanno un patrimonio di 500 milioni di dollari o più, non giocano affatto a poker per vivere. Shakerchi, Shak e Newey, ad esempio, sono ottimi giocatori, ma di certo non professionisti, perché guadagnano i loro soldi in altro modo. C’è troppa gente che si lamenta, non sei stato invitato a un torneo, ok, non è una cosa drammatica…”.
Altri hanno storto il naso, definendo l’evento un flop per il basso numero di partecipanti (28 entries), considerati anche i side event. Ma sarà davvero così?
“Credo che sia stato un successo – ha detto Voulgaris – qualcuno probabilmente avrebbe giocato se fosse stata scelta un’altra location, ma si tratta di un grande torneo e di una grandiosa città. Io ho la residenza qua, quindi per me è stato perfetto. Anche la dimensione del field è stata ottima”.
Nonostante il suo risultato non eccelso, Haralabos poi ha detto di essersi divertito per una ragione specifica.
“Il gioco è stato estremamente piacevole, la gente parlava e nessuno di noi è stato costretto alla solitudine. Shak è stato l’unico a giocare come un professionista, probabilmente ha preso parte a troppi tornei e ha perso il modo di fare del businessman quando è al tavolo. Resta il fatto che ognuno può fare ciò che vuole…”.