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Doug Polk analizza una mano di Colman al Main WSOP 2016: “Non puoi foldare… oppure sì?”
Continuano le analisi di Doug Polk sulle mani più interessanti trovate nel panorama pokeristico d’alto livello.
La mano del giorno viene da una situazione molto delicata: 4 tavoli left al Main Event WSOP 2016, Fernando Pons (giocatore ricreativo nonché neo-November 9), è coinvolto in una mano contro nientemeno che Dan Colman, il quale finisce per foldare la sua mano, ma non senza dubbi, curiosità… e dispiacere.
Preflop: Colman apre a 360.000 con 99, Pons da CO rilancia a 1.000.000, Dan chiama.
“Il raise di Colman è abbastanza standard. Con mani come QT da CO si presentano varie opzioni: si può flattare per vedere il flop, consigliato se gli avversari sono particolarmente allegri preflop, oppure turnare la mano in bluff e rilanciare, soprattutto se pensiamo che Colman abbia un range di raise molto largo. È brutto, in caso di raise, dover passare la mano e perdere tutto il suo valore, ma c’è la possibilità di vincere la mano senza nemmeno vedere il flop, quindi apprezzo entrambe le giocate, se fatte combinando il proprio stile di gioco al tavolo in cui ci si trova.”
Flop: 88J – Check, bet 1.100.000 di Fernando e call di Dan Colman
“Per Colman è un buon flop, che non hitta tanto il range avversario e può aprire progetti di scala al turn con un 10 o un 7. Dopo aver chiamato una 3-bet è abbastanza standard il check per far puntare l’avversario. Pons punta 1.100.000, size ragionevole e buona per andare all in al turn. Vediamo le mani con cui potrebbe aver puntato qui: Q-T ha senso, 9-T ha senso, e vorremo anche mani come A-K o A-Q per mettere in difficoltà mani come 7-7 che con un action check-check acquisirebbero valore.”
Turn: K – Check, all in di Pons e Colman dopo aver cercato di prendere tell (che potete trovare nel dettaglio qui) e aver detto di non poter passare la mano… folda!
“Dopo il check di Colman qui è un all in obbligatorio: se avesse mani come A-K o K-Q potrebbe pushare per valore, così come Q-Q visto che Colman non dovrebbe avere molti K nel range. Inoltre dovrebbe mixare con mani come A-T, Q-T, T-9. Bisogna anche mettersi nei panni di Colman, che dovrebbe rischiare la sua tournament life contro un giocatore che potrebbe avere facilmente Top Pair, e anche contro mani come Q-T, dove si trova in vantaggio, perderebbe 2 volte su 5. Quindi questa mossa è buona ed è un ottimo esempio di come inserire dei bluff nel tuo range di value per dare del filo da torcere al tuo avversario. Soprattutto nei tornei puoi applicare questo tipo di pressione con successo.
Qui il fold è sick ma è d’obbligo: tralasciando le volte che l’avversario ha valore, i suoi bluff avranno comunque una buona equity contro Colman, pensate che pur blockerando alcune scale con 99, Q[T ha il 40% di possibilità di vincere al turn! Anzi, 9-9 fa l’effetto contrario, blockera le combo di bluff di Pons come Q-9s, T-9s e forse qualche iper aggressivo 9-7s. Preferirei di gran lunga avere Q-J in questo spot, chiamerei molto più volentieri.
Penso che la cosa più importante nel poker sia riuscire a lasciar andare alcune mani, prendere coscienza del fatto che ogni tanto qualche avversario ci farà qualche mossa ed è parte del gioco. A volte è meglio lanciare via le carte e aspettare una mano migliore, piuttosto che fare call in bluffcatch quando anche partendo avanti rischiamo di essere superati e abbiamo nel range molte mani migliori con cui farlo.”