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Il ritorno di Gus Hansen: “Sarò a Vegas per il WPT di dicembre, sto pensando anche all’Aussie Millions…”
Da qualche anno si è preso una pausa dal poker giocato e ha fatto altro della sua vita, per staccare un po’ da quel mondo che lo ha coinvolto per molto tempo.
Stiamo parlando di Gus Hansen, ‘The Great Dane’, che ha recentemente spiegato in un’intervista rilasciata a un collega di PokerNews di aver idea concreta di tornare attivamente nel mondo del gambling, dunque anche nel poker.
“Non è un segreto che abbia avuto problemi legati all’aver perso seriamente online – ha dichiarato Gus – è una notizia vecchia. Quando succede, devi pulire la tua mente e dedicarti ad altro. Ma ciò non cambia il fatto che mi piaccia competere. Ovviamente non giocherò tanto come quando lo facevo 24 ore su 24 sette giorni su sette, ma in qualche modo tornerò…”.
La cosa curiosa è che Hansen non conosce affatto Twitch, non lo ha nemmeno mai cercato online, eppure è convinto di esser predisposto per fare delle dirette streaming, lui che ha un’ottima parlantina ed è senza peli sulla lingua. Si vedrebbe anche a commentare i final table delle principali manifestazioni live, ha ‘accusato’ infatti i commentatori attuali di essere poco diretti e troppo diplomatici.
Gus è stato agganciato a Montecarlo, località in cui risiede, e gli è stata fatta una domanda sul One Drop Extravaganza, torneo riservato ai soli professionisti. Scelta di Laliberté che non ha condannato, però…
“Credo sarebbe stata una cosa buona avere qualche professionista qualificato via satellite. Non sarebbe stato male permetter loro di giocare i sat da 10.000, 50.000 e 250.000 dollari. Avere nel field Ivey o Hansen avrebbe dato un po’ più colore all’evento”.
Per il momento nel plan del danese non c’è l’Europa, infatti nella sua testa ci sono Vegas e l’Australia (Aussie Millions a gennaio).
“Sto per andare a Las Vegas, c’è un evento del WPT a inizio dicembre. Storicamente ho fatto bene in quel torneo. Un po’ ovunque si trovano buone strutture, ma mi piace come organizzano le giornate con le pause cena: giochi otto ore di fila, puoi mangiare prima e puoi farlo dopo. Non ho infatti mai capito una cosa dei tornei… giochi due ore e poi hai bisogno di una pausa di 15 minuti?”.
Hansen ha parlato anche del livello del poker attuale, in cui non è facile primeggiare come lo era in passato.
“I giocatori freerollavano i tornei quando erano sponsorizzati dai siti online, dunque erano più loose. Il Black Friday ha colpito diverse persone, dopo sono diventati tutti più conservativi. La grande differenza è che i giocatori nel 2016 sono molto migliori rispetto a quanto lo fossero nel 2003. Un player non dilettante preso dal field del One Drop, ad esempio, sarebbe stato il più forte del mondo se avesse giocato nel 1985”.