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Poker Live – Federgioco fissa un incontro con il Ministero degli Interni: battaglia ai circoli o regolamentazione in arrivo?
Una zona grigia, da sempre. Se il poker live, in Italia, fosse davvero esclusivamente riservato ai 4 casinò riconosciuti ufficialmente dallo Stato (Campione, Saint Vincent, Venezia e Sanremo), sarebbe utopistico pensare di realizzare certi numeri nei grandi tornei che questi stesse sale da gioco organizzano e ospitano.
Il motore pulsante del poker live, nel nostro Paese, è composto dai vari circoli presenti sul territorio. Inutile negarlo. Blitz. Sequestri e dissequestri. Sentenze e ricorsi. Il tutto causato da un vuoto legislativo che ha per anni attanagliato il settore. Vuoto che finalmente potrebbe essere colmato.
In un incontro tenutosi ieri a Milano, il Consiglio direttivo di Federgioco, associazione che rappresenta e tutela i casinò, ha parlato proprio di questo.
Un comunicato – riportato integralmente nelle righe sottostanti – diramato in serata dall’associazione aderente alla Fipe Confcommercio ha rivelato che sarà necessario un incontro con il Ministero degli Interni per chiarire tutti i punti legati all’annosa questione:
“Il Consiglio Direttivo di Federgioco si è riunito oggi a Milano. Tra i temi trattati, si è discusso del segmento di gioco ‘poker live’. In tal senso si è deciso di richiedere al più presto un incontro con il Ministero degli Interni, il riferimento per il nostro settore e con il Ministero dell’economia e delle Finanze al fine di realizzare un’attenta disamina dello stato dell’arte di tale segmento di gioco. Federgioco conferma così la nota sensibilità sul tema in coerenza con la posizione già assunta fin dal 2008.”
Battaglia ai circoli o tentativo di trovare una regolamentazione definitiva per non impedirne la chiusura? E’ ancora presto per dirlo.
Il Presidente Federgioco, Carlo Pagan, non ha infatti voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni:
“Per ora non voglio aggiungere nulla rispetto a quel che abbiamo scritto nel comunicato. Anche qualora avessi una mia idea a riguardo, non posso esprimerla se non concordata anticipatamente con il Consiglio. Questo incontro servirà anche e soprattutto per avere un’idea più chiara della materia e della situazione odierna.”
I primi aggiornamenti potrebbero arrivare dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre. E chissà che anche l’esito di quest’ultimo non possa determinare la sopravvivenza, o meno, dei circoli sul territorio italiano.