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il 23 Nov 2016

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E se i vostri figli diventassero poker player di professione? Ecco le risposte dei top pro!

E se i vostri figli diventassero poker player di professione? Ecco le risposte dei top pro!

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A vederla dal di fuori, la vita dei pokeristi non sembra affatto male.

Viaggi a non finire in posti incantevoli, cene esagerate, serate interminabili in discoteca, nessun datore di lavoro, nessun lunedì mattina da odiare e tanti, tanti soldi. Eppure sono in tanti i professionisti che non augurerebbero ai loro figli una carriera simile a quella del papà

Prendendo spunto da una interessante indagine condotta dal portale internazionale Pokerlisting.com, pare proprio che tanti poker pro affermati preferiscano un futuro diverso per i loro pargoli, sebbene ognuno di essi abbia avuto dal poker più di quanto nessuno si sarebbe mai aspettato.

Il poker è un’attività fine a se stessa e non esorterei mai i miei figli a intraprendere questo tipo di carriera. – ammette Mike Gorodinsky –  Inoltre essere un professionista implica spendere tantissimo tempo nei casinò, posti non idilliaci con un’infinità di persone ‘mono-dimensionali’.

Eppure grazie ad iniziative benefiche come la Raising for Effective (REG), di cui Liv Boeree e Igor Kurganov sono tra i testimoni più illustri, il poker si è rivelato un ottimo strumento per aiutare chi ha più bisogno.

Nonostante Andrew Barber si sia dedicato completamente alla causa, donando una buona percentuale dei suoi profitti in beneficienza, pare non essere per nulla eccitato all’idea di vedere i suoi pargoli impegnati al tavolo da gioco:

Non incoraggerei mai i miei figli a diventare dei professionisti, ma sicuramente gli insegnerò come giocare. Il poker è stato un qualcosa che mi ha fatto riflettere parecchio e ho visto tanti giocatori rimanere impantanati nella loro routine.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Anthony Zinno, che afferma: “Il poker asciuga le nostre risorse energetiche ed emozionali, inoltre porta via una valanga di tempo. Si, si possono fare tanti soldi, ma i soldi non sono tutto nella vita.

Facile dirlo quando non si spendono 8 ore filate in ufficio facendo magari qualcosa per cui la soddisfazione morale non viene nemmeno contemplata. Tuttavia pare proprio che la vita da pokerista riservi qualche lato oscuro che in un modo  o nell’altro si cerca di nascondere.

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Per il giovane pro tedesco Dominik Nietsche la ragione per non diventare un pro risiede prevalentemente nella convenienza economica della scelta:

No, non incoraggerei i miei figli a diventare dei professional poker player. Già ora è troppo tardi per chiunque cominciare e fare oltre 500.000$ all’anno. Il tempo in cui il poker poteva esser considerato una miniera d’oro è finito, sono certo che si siano altre maniere per fare tanti soldi, magari anche più velocemente che con il poker. Sicuramente insegnerei loro a giocare e nel caso il poker in futuro fosse ancora relativamente facile potrei anche cambiare idea a riguardo.”

La chiosa definitiva sull’argomento però arriva nuovamente da Gorodinsky, il quale tira fuori un vecchio detto molto popolare tra i pokeristi: “Il poker in fondo è un modo molto difficile per avere una vita facile.

Nonostante tanti pro sembrino essere negativi all’idea di vedere i loro figli combattere ai tavoli, in tanti sono d’accordo sul fatto che il poker possa rivelarsi un aspetto positivo se preso a piccole dosi. Lo stesso Gorodinsky infatti, trova molto interessante l’aspetto strategico del gioco:

Insegnerei ai miei figli a giocare a poker per trasmettere loro importanti nozioni sulla teoria dei giochi, sulla competizione e sulla psicologia.”

Anche Zinno ammette che il poker è stato un vero e proprio ‘maestro di vita’ per lui e che tanti aspetti della vita da pokerista possono essere formativi nella vita reale. Insomma, tanti vantaggi, tante belle prospettive ma nessuno che spingerebbe il proprio figlio a ripercorrere i propri passi. Dove sta l’inghippo?

 

E voi sareste contenti se vostro figlio diventasse un professional poker player? Scriveteci le vostre opinioni sulla nostra Fanpage!

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