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Dan Cates si sbilancia sulla ‘Durrrr Challenge’: “Dovremmo giocare un po’ di mani quest’anno…”
Sembra la storia infinita.
Sette anni sono passati dallo start e mancano ancora 30.000 mani alla fine della ‘Durrrr Challenge’, discussa sfida pokeristica che vede di fronte Tom Dwan e Daniel Cates.
Fa effetto pensare che partirono su Full Tilt, sito allora di riferimento (soprattutto per il cash game high stakes) che adesso addirittura non c’è più.
A creare problemi negli anni – come ben sappiamo – è stato Dwan, che non si capisce bene che fine abbia fatto, anche se pare stia continuando a giocare in Asia, dove ormai è di casa.
Probabile che abbia avuto seri problemi di bankroll, ma a sostenere il talento dello statunitense ci avrebbero pensato degli staker locali.
Ma facciamo un passo indietro, un breve recap: i due devono giocare in totale 50.000 mani, ne hanno fatte circa 20.000 e Cates è sopra di 1.251.059 dollari.
Se alla fine della sfida – sempre che ci arrivino – Cates fosse ancora in vantaggio sull’avversario, anche solo di un dollaro, Dwan dovrebbe sborsare una ‘penale’ di 1.500.000 dollari.
Ad animare la situazione su Twitter è stato il solito Doug Polk, che in un tweet ha definito la ‘Durrrr Challenge’ il più grande scam della storia del poker.
Non si è fatta attendere troppo la risposta di Cates, arrivata lo stesso giorno: “Io e Tom abbiamo parlato di questo e stiamo lavorando per trovare una soluzione. Dovremmo giocare un po’ di mani quest’anno…”.
Non ancora del tutto soddisfatto evidentemente della spiegazione, Polk ha attaccato l’incredibile lunghezza della sfida, davvero insostenibile.
“Concordo – ha risposto ancora Cates – Tom sta collaborando, anche se ha avuto alcuni problemi”.
Complicato capire dove i due andranno a finire, la speranza, quella si, è di vederli presto uno di fronte all’altro in un tavolo virtuale.
Perché seppur sia passato tantissimo tempo, le possibilità di assistere a una sfida stellare ci sono ancora…