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Fingere di sbagliare una size: mossa scorretta oppure no? Ecco i pareri dei giocatori italiani
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Nel poker live esistono alcune giocate che sono al limite del regolamento.
Volete un esempio? Ha fatto parecchio discutere una particolare mano vinta da Daniel Negranu in un Super High Roller del 2013.
L’abbiamo riproposta in una top 5 di mani controverse selezionate in un video di PokerStars. Ve la riassumiamo se siete troppo pigri per cliccare sul link.
Negreanu con A-K da bottone apre a 45k con i bui 2-4k. Se la ride fingendo di aver sbagliato size. Il big stack Silverman allora da grande buio pusha con K-J suited e Negreanu snappa, raddoppiando lo stack.
Può capitare anche dalla nostre parti di assistere ad una scena simile. Nei primi livelli di un Main Event molto tecnico, per esempio, qualcuno può farsi tentare dalla’ipotesi del trucchetto con una monster hand.
In fondo ci vuole poco. Si spilla una bella coppia, si rilancia un importo con uno zero in più rispetto allo standard e si attende che qualche malcapitato pushi con una mano inferiore.
Se non ammettete di averlo fatto di proposito, nessuno vi può dir nulla. Abbiamo chiesto allora a molti esperti grinder italiani cosa ne pensano.
Ognuno ha il suo punto di vista. C’è chi condanna il gesto anche se non è punibile da regolamento. Altri invece non hanno nulla in contrario.
Carlo Braccini per esempio ci racconta di aver fatto praticamente la stessa cosa con gli assi ad un torneo a San Marino.
Cliccate sui nomi qui sotto per scoprire come i pro commentano la mano di Negreanu. C’è anche un aneddoto molto interessante raccontato da Bendinelli, tutto da scoprire…
Salvatore Bonavena
Mi ricordo questa mano di Negreanu. A me fa schifo anche se non c’è nessun regolamento che lo vieta. Io nn avrei mai fatto una cosa del genere.
È una questione personale, io preferisco vincere in altri modi, ma c’è di peggio.
Giuliano Bendinelli
Di sicuro non e’ una mossa onesta, però credo che purtroppo non sia punibile, perché non si può avere la certezza che non si sia effettivamente sbagliato.
Io non ho mai fatto angleshooting di questo tipo ma mi è capitato di subirne uno al WPT di Venezia dove un player in position al river con nuts ha fatto check behind quando toccava parlare a me. Io ovviamente ho fatto all-in e lui ha snappato con nuts. È ridicolo che non abbia preso nemmeno un giro di penalità e che poi sia arrivato al tavolo finale. Era un WPT Venezia, l’anno che vinse Rocco Palumbo se ricordo bene. ;i ricordo che mi arrabbiai tantissimo ma non servì a niente.
Andrea Dato
È una pratica diffusa, si chiama “angleshooting”, ovvero fai finta di esserti sbagliato e sfrutti la finta distrazione. Il regolamento lo permette se non è evidente il dolo, nel qual caso vi sono sanzioni per il giocatore.
Per fortuna i giocatori al tavolo riconoscono le cattive intenzioni dopo lo showdown quindi se anche il TD non dovesse punire il giocatore la sua cattiva fama sarebbe presto sulla bocca di tutti e non vi è punizione peggiore che essere conosciuti come un giocatore subdolo e approfittatore.
Credo che Daniel l’abbia fatto di proposito ma sono certo che si è pentito presto della sua azione e non lo rifarebbe mai ora come ora.
Federico Piroddi
Non saprei come commentare. Secondo me ha sbagliato Silverman! Approfittare di un misclick non è proprio carino…
Carlo Braccini
A parte che lo ha fatto Negreanu, ma queste cose si fanno anche per strategia. Anche a me è capitato di farlo. Ricordo un torneo a San Marino, con stack iniziali mostruosi. Ho AA da utg+1 (e al tavolo uno che mi sta giocando contro) e su bui 200-400 apro a 8.200 fingendo un errore tra le fiches da 100 e quelle da 1000… Il fish ci casca e mi manda i resti….
Carlo Savinelli
Angle shooting. Mossa non sportiva che in questo caso non è punibile. Se la fai vuol dire che non pensi di avere vantaggi sul gioco rispetto al tuo oppo, quindi a certi livelli e tra super professionisti è di per se una brutta figura. Qui l’elemento essenziale è il dolo. Diverso invece se si parla di colpa, a quel punto è una cosa che può capitare a tutti. In sintesi, non è punibile ma è un comportamento da condannare fortemente.
Enrico Mosca
Anni fa capitava spesso di vedere queste cose. Certo che se se la fa un top player non è buono per la sua immagine. E’ una mossa che, se fatta volontariamente, e’ scorretta.
Riccardo Lacchinelli
Sporca ma ai limiti. Nel peggiore dei casi un warning per mancanza di sportività.
Come avete visto i pareri sono piuttosto contrastanti. Chiudiamo allora con il commento di un floorman italiano che sull’argomento è ferrato. Ecco cosa dice Fabiano Stefanini:
“Bah, francamente non mi sembra nulla di eclatante. Il dealer deve far fare il rilancio di 45k. Il raiser può dire qualunque cosa, sta all’avversario interpretare. Se aboliamo il trash talk… Allora è imbroglio qualsiasi dichiarazione“.