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Ivan ‘TripleAceIRL’ Tononi sull’atteggiamento in un MTT Live: “Siate friendly… e non date lezioni!”
Cosa c’è di più irritante al tavolo che sentirsi ‘rimproverare’ per una giocata, diciamo così, discutibile?
Poco o nulla. Il poker è bello perché è vario e nella sua forma più pura, un torneo live, esprime ciò che siamo non solo come player, ma anche come persone.
L’arguzia di chi ha fatto di questo gioco una professione sta proprio nel sapersi adattare sia tecnicamente che relazionalmente, facendo sentire a proprio agio i ‘fish’ di turno…
Ivan “TripleAceIRL” Tononi, player azzurro trapiantato in Irlanda da anni, lo sa bene e in una delle sue ultime apparizioni, all’ACOP (Amateur Championship of Poker) di Dublino, ha utilizzato una strategia quantomai sagace che gli ha permesso d’incamerare chips su chips.
Complice anche una significativa dose di buona sorte, Ivan si è educatamente fatto beffe dei propri avversari:
“Al tavolo a volte sono molto tranquillo e semplicemente passo il tempo sul telefono senza socializzare molto, in altri momenti sono molto più loquace; dipende dall’umore e dalle dinamiche di conversazione al tavolo. Generalmente se sono ad un tavolo di pro non si conversa molto, mentre con giocatori recreational è più divertente dialogare: sono più rilassati e se si parla di qualche argomento interessante diventa un piacevole modo per passare il tempo, dato che alcuni tornei sono vere a proprie maratone di 12 ore di gioco al giorno. Una cosa che evito di fare generalmente è parlare di strategia, sia perché è un argomento abbastanza noioso sia perché non vedo il beneficio di farlo. Capita a volte, però, di trovarsi in tavoli particolarmente ‘fishosi’ dove si credono tutti Phil Ivey e non esitano a riprenderti per qualche giocata a parer loro sbagliata. Alcuni indizi per riconoscere questi giocatori sono: signori di una certa età (ma anche giovanotti) che ogni tanto vincono qualcosina al circolo sotto casa giocando contro cadaveri e credono di sapere tutto, e il prototipo del fish per eccellenza: players con hoodie (felpa con cappuccio rigorosamente tirato su)/cappellino di qualche poker room e occhiali da sole. Quando ti siedi ad un tavolo che include molti di questi giocatori sai già che sarà una bella giornata. “
Il torneo a cui preso parte Ivan nel week-end appena trascorso contava ben 635 player in quello che era una sorta di raduno di appassionati da circolo. Scoppio su scoppio – Ivan ha raccontato l’intera cavalcata [conclusa al quarto posto, ndr.] sulla propria pagina Facebook – “TripleAceIRL” è riuscito a crearsi un’immagine ad hoc per l’occasione semplicemente trollando i suoi avversari. Ad ogni scoppio effettuato, e inevitabile lamentale dell’avversario, Tononi ha replicato puntualmente in tono sardonico.
“Un esempio: in bolla piena in BvB pusho 23 10x effective contro BB che in quella situazione calla strettissimo (giustamente direi). Lui si trova con J-J e chiama. Io sculo e vinco. L’avessi mai fatto! Non solo lui, ma anche altri player al tavolo hanno esclamato: ‘Ma come fai a pushare con quella mano?!’. Ora, fossi sfigato potrei semplicemente rispondere “Hey, ho passato spot come questo in HRC 1000 volte ed è profittevole per questo o quel motivo, inoltre porta rispetto che sono anche l’unico giocatore da 4 anni consecutivi nella Top 10 del ranking ufficiale Irlandese, quindi silenzio’ e il discorso sarebbe chiuso. Ma come detto sarebbe terribile tirare fuori argomenti del genere, inoltre non devo veramente dar conto a nessuno, figuriamoci al primo random che mi trovo al tavolo. Ovvio che se la critica viene da un giocatore che rispetto sarebbe tutto un altro discorso e mi farei due domande per cercare di migliorare. Il modo in cui amo reagire invece è dar loro corda e trollare, sempre e comunque con rispetto! Nello spot in questione avevo dunque diverse alternative tra cui scegliere: ‘Eh, ma erano suited” o “il 3 è il mio numero fortunato” o “I 2 sono usciti tanto oggi” o ancora “me la sentivo, vicino a San Valentino 1000 cuori su ogni flop”! Vi assicuro che mi vengono abbastanza spontanee in queste situazioni.”
Che i bacchettoni siano player più o meno sensati conta relativamente; Tononi ci tiene infatti a ricordare quando sia illogico criticare un giocatore che sta facendo cose – a nostro avviso – errate:
“Perché criticare un player che fa giocate senza senso? In fin dei conti dovrebbero essere contenti perché alla fine sono i fish come me sono quelli che portan loro soldi long-term, quindi è giusto che anche i fish vincano a volte. Battute a parte, in questo periodo sono veramente più recreational di molti player contro cui gioco: farò al massimo 20 live all’anno visto che ho iniziato un nuovo business! Il tempo per il poker è veramente poco, mentre molti di loro giocano 4-5 sere a settimana al circolo locale, quindi non sto neanche mentendo del tutto in fin dei conti! Ma il poker è anche questo e non posso che sorridere: life-time credo di aver lasciato per strada un paio di Ferrari di EV in late stage di tornei major sia live che online con colpi che spostavano cifre enormi, e loro tiltano per una sculata da meno di 2 buy ins.”