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Gioele ‘Joex1989’ Santini, vincitore del Main SCOOP: “Mi considerano un regtard perché gioco i tornei for fun”
Il MAIN EVENT da 500mila euro garantiti dello SCOOP di PokerStars.it è terminato dopo un deal a sei.
Stiamo parlando dell’evento 20H, quello da 250 euro di buy-in e 2.109 iscritti, dove alle 6:25 del mattino ha trionfato il toscano Gioele ‘Joex1989’ Santini.
Il grinder 28enne di Pistoia non avrà incassato i 71mila euro previsti dal payout originale, ma può comunque esultare per oltre 51mila euro vinti!
Gioele ha giustamente braggato su Facebook il suo shippo e ha voluto raccontarci la sua intensa storia con il poker, che va avanti ormai da nove anni.
Sentite cosa ci dice Gioele: “Non mi piace definirmi un professionista, però effettivamente lo sono. Gioco praticamente ogni giorno heads up e Spin & Go su PokerStars.
Mi sono fatto una pessima reputazione tra i torneisti, perché quando gioco mtt lo faccio for fun diciamo. Apro i tornei solo nelle giornate in cui ho fatto una bella sessione in positivo e sono dell’umore giusto.
I buy-in dei tornei serali sono poca roba per me, rispetto alle cifre a cui sono abituato. Per questo gioco nei tornei in maniera molto spewy, cercando di fare subito chips.
Mi capita di finire ai resti alla prima mano con top pair e 200 bb. Gli altri regular però non hanno idea del perché gioco in un certo modo.
Mi definiscono un regtard, non concepiscono stili di gioco diverso dal loro. Non hanno l’umiltà necessaria per comprendere certe situazioni“.
L’approccio di Gioele al Main SCOOP è stato però diverso dal solito: “In questo evento importante volevo far bene e arrivare al Day 2.
Per questo soprattutto al Day 1 ho giocato chiuso. Poi una mano a 60 left circa mi ha lanciato ai piani alti del count e allora da lì ho aggredito come sono abituato a fare.
Spesso cerco lo scoppio e sfrutto la mia immagine. Così riesco a ricevere dei call generosi, siccome non mi fanno il punto in mano“.
Gioele ci spiega che nella sua carriera ha vissuto tanti alti e bassi: “Un momento difficile è stato quando sono passato da People’s a PokerStars nel 2013. Ho dovuto affrontare un livello decisamente superiore.
Questi 51k dello SCOOP mi faranno vivere più rilassato. Magari potrei ricominciare a bazzicare un po’ il live, che mi manca.
Fino al 2012 ho giocato parecchio dal vivo. Ho smesso quando è nata la mia prima figlia. Nel 2016 mi sono fatto nuovamente qualche trasferta ma con scarsi risultati. Ho in mente di cercarmi un buon coach per il live“.
Gioele per il momento deve affrontare un altro cambiamento, quello delle nuove politiche sulla rake della room PokerStars:
“È un bel guaio! Io ero abituato a massare, ho sempre guadagnato bene grazie a promozioni, rakeback, ecc…
Finora mi sono insomma concentrato sulla quantità piuttosto che sulla qualità. Mi sa che ora la situazione sarà capovolta.
Il problema è che giocando meno Spin è minora la probabilità di beccare un ghiotto moltiplicatore. Secondo me non hanno senso queste novità di PS“.
Nella chiacchierata con Gioele abbiamo parlato pure di software: “Io non li ho mai usati. Mi confondono più che aiutarmi. Preferisco seguire il flow della partita senza supporti tecnologici.
Forse è solo una questione di abitudine, non lo so. Per come la vedo io però i software andrebbero vietati. Danno quel piccolo vantaggio che alla lunga influisce“.
Per finire Gioele ci ha parlato dei suoi affetti: “Ho la fortuna di avere una compagna che apprezza il mio lavoro e mi capisce. Stiamo aspettando la nostra seconda figlia, è un momento davvero felice“.