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Byron Kaverman: “Giocare meno e curare se stessi è fondamentale nel poker di oggi”
Negli ultimi anni Byron Kaverman ha vissuto una vera e propria consacrazione, riuscendo a vincere un braccialetto pesantissimo alle WSOP (nel 2015, quello del $10.000 no limit hold’em 6-max) e portando a casa sempre cifre da capogiro, seppur lorde.
La sua annata più proficua è stata quella di due anni fa, quando ha incassato in totale qualcosa come 3.500.000 dollari, bottino davvero tosto da ripetere.
Il ragazzo però, come stanno facendo molti suoi colleghi, tra cui citiamo Bryn Kenney, ha tirato ultimamente un po’ il freno a mano, cercando di viaggiare meno rispetto al passato per curare maggiormente il corpo e tutto ciò che esula dal poker giocato.
Byron è stato recentemente intervistato dai colleghi di PokerListings in quel di Panama, dove era impegnato nel PokerStars Championship.
“Lo scorso è stato un anno in cui ho perso. Ho resettato me stesso all’inizio del 2017 – ha raccontato Kaverman – cercando di controllarmi maggiormente sia al tavolo sia lontano da questo. Sto bilanciando il mio tempo tra poker, amici e tutto il resto. Sto inoltre provando ad alimentarmi meglio, mi sto allenando e leggendo più rispetto al passato. Vivere in modo salutare è molto importante nel poker di oggi e credo se ne percepisca l’impatto…”.
Per anni ha preso parte a qualcosa come 90 tornei a stagione, numeri che sta ridimensionando. Insomma, la qualità viene prima della quantità.
“Non gioco tanto quanto prima. Nel 2016 ho fatto una sessantina di tornei e quest’anno una decina. Sto cercando di diminuire perché ho vissuto un lieve burn out in passato. Mi sto dedicando principalmente al poker live, grindo online solamente la domenica. Il gioco dal vivo mi diverte maggiormente, mi si addice di più”.