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Bonomo non mostra le carte al TV table, Tsoukernik lo rimprovera: “Andava squalificato”
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Nelle ultime settimane Justin Bonomo è stato decisamente protagonista a Las Vegas, nel bene e nel male…
Per il player americano l’estate è iniziata bene all’Aria, dove ha vinto due tornei e si è piazzato 7° nel Super High Roller Bowl.
Complessivamente ha shippato oltre 1 milione e mezzo di dollari nel giro di 5 giorni! Ha però anche fatto arrabbiare qualcuno per dei comportamenti un po’ antipatici…
Si è parlato molto su Twitter per esempio di quello che ha combinato al tavolo televisivo del Super High Roller Bowl, torneone da 300mila dollari di buy-in.
Bonomo a un certo punto ha smesso di mostrare alle telecamere le proprie carte, probabilmente per non concedere troppe informazioni sul suo modo di giocare.
Gli spettatori da casa e gli avversari del final table non l’hanno presa bene. In particolare il ceco Leon Tsoukernik, boss del King’s e quarto classificato al Super HR Bowl, ci è andato giù pesante contro Bonomo.
Si è espresso su di lui sia in un’intervista su PokerNews che in un podcast con lo youtuber Joe Ingram. Ecco cosa ha detto a Sarah Herring:
“Bonomo mi ha dato molto fastidio. Non era il suo show, lui era uno dei partecipanti. Penso che avrebbe dovuto essere squalificato e che non dovrebbe partecipare più a eventi del genere. Non è un bene per il poker. Il modo in cui si comporta è inaccettabile“.
Tsoukernik al microfono di Ingram si è ripetuto, aggiungendo dettagli importanti: “Bonomo è un bambino, deve ancora imparare tanto sulla vita. Diamogli dieci anni di tempo, capirà e cambierà.
Hanno speso 1 milione e mezzo di dollari per questo show. Decine o centinaia di migliaia di persone lo stavano guardando. Poi arriva un pro che dice di non voler mostrare le carte.
Io sono stato invitato dall’Europa e un pro americano non vuole mostrare le carte. Non è giusto, andava squalificato. È un bambino”.
Tsoukernik usa parole severe ma tutto sommato dimostra maturità, non scalandosi troppo: “Complimenti a Bonomo comunque che ha giocato bene e si è piazzato settimo.
Tra dieci anni mi darà ragione. Voleva bloccare lo show. I soldi erano secondari. Lui aveva certe idee per la testa ma la gente voleva vedere lo show e basta. Dobbiamo mostrare l’action alla gente che si deve immedesimare nei protagonisti al tavolo“.
Dopo i fatti dell’Aria, Bonomo si è schierato con minore fortuna (finora) alle WSOP. Al Rio si è piazzato 10° nell’evento #11 Dealers Choice ed è stato protagonista di una strana iniziativa personale nel Tag Team…