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Luigi Curcio e le WSOP vissute a fianco di Sammartino : “Dario è tra i più forti al mondo insieme a Musta”
Abbiamo già elogiato in tutti i modi Dario Sammartino per le sue straordinarie WSOP 2017.
Il player partenopeo è stato, insieme a Max Pescatori, nettamente il migliore tra gli azzurri che si sono schierati questa estate a Las Vegas.
Ora che è finito anche il Main Event, possiamo dire che Sammartino è stato il settimo giocatore che ha vinto di più nelle World Series con i suoi 2.120.756$ incassati.
Cosa resta da aggiungere? Beh, potremmo farci raccontare qualche curiosità in più da Luigi Curcio, che per tutte queste settimane ha vissuto le Series fianco a fianco di Sammartino!
Sentite cosa ci racconta infatti Luigi ora che è rientrato in Italia: “Praticamente io e Dario abbiamo vissuto per due mesi insieme a Las Vegas. Non è la prima volta che succede. Ci conosciamo benissimo, fino allo scorso anno abitavamo insieme in Slovenia.
Io ho giocato una ventina di tornei in queste WSOP e ho fatto ‘even‘ grazie a un paio di buoni risultati. Per fortuna ci ha pensato Dario a farsi valere!
È stato protagonista dall’inizio alla fine delle WSOP, mostrando una grande continuità. Ci siamo divertiti parecchio nel tempo libero ma quando c’era da concentrarsi per gli eventi Dario si è impegnato sul poker.
Si è difeso anche nelle varianti, che a me piacciono ma che non mi sento ancora di affrontare seriamente. Non è facile destreggiarsi tra i vari giochi, soprattutto per gli amatori.
Comunque nei tornei di varianti non ci sono in palio i premi più importanti. Molti variantisti si schierano agli eventi meno affollati solo per la gloria e per puntare al braccialetto“.
Il video qua sotto è una delle dirette con le quali Luigi Curcio di ha intrattenuto recentemente dal Rio di Las Vegas, dove era sempre in prima fila a seguire l’amico Dario:
Luigi non ha dubbi sulle capacità di Dario: “Lui e Mustapha Kanit sono i due giocatori più forti al mondo di Texas Hold’em. Per non esagerare diciamo che sono nella top 5 o nella top 10.
Negli ultimi anni hanno vinto entrambi tantissimo e a me hanno insegnato che i soldi vinti sono i ‘segnapunti’ in questo gioco“.
Luigi ha una visione molto positiva anche delle abilità degli altri italiani: “Penso che l’Italia possa vantare degli ottimi rappresentanti.
Alle WSOP noi azzurri abbiamo fatto bene, se consideriamo il numero di buy-in che abbiamo pagato rispetto ad altre nazioni. Io comunque tifo sempre per i miei connazionali, secondo me è giusto così“.
Tornando alle proprie World Series, Luigi ci racconta: “A cash non ho giocato perché non mi piace. Sono uscito 14° nell’evento #33 incassando 18.439$. Ero quasi in avg quando ho pushato con A-K trovando K-K in mano a un avversario.
Peccato perché il field delle WSOP è davvero semplice. Si possono trovare tanti amatori fino ai buy-in di 5mila e 10mila dollari o addirittura nei tornei di varianti da 25mila e 50mila dollari.
È ovvio che bisogna fare i conti però con un’altissima varianza. Ogni torneo conta migliaia di iscritti e non bastano le skills per arrivare in fondo“.
Ora che è tornato in Lombardia cosa combina Curcio? Sembra voler staccare un po’ dal poker giocato: “Sul ‘punto it’ gioco pochissimo. Mi apro giusto quei tre tavoli la sera. C’è poco da shippare ormai.
Vedremo il prossimo anno come cambieranno le cose con la liquidità condivisa europea. Per ora grindo online soprattutto dalla vicina Svizzera sul ‘punto com’ quando ci sono le serie di eventi più importanti“.
In compenso Luigi ci ha già parlato delle prossime trasferte live: “Il mese prossimo c’è il PokerStars Championship di Barcellona.
Poi sicuramente Dario vorrà provare a difendere il primato nella classifica Player of the Year GPI facendo bene nelle WSOP Europe a Rozvadov in autunno“.
Al momento Dario è pure nono nella classifica POY delle WSOP e può sicuramente dire la sua in Repubblica Ceca ripetendo le deep run di questa estate, magari chiudendo in bellezza stavolta con un braccialetto…