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Le lacrime di gioia di Cairat: vince 432.000€ al primo torneo live dopo essere rimasto con un buio!
Il PokerStars Championship terminato stanotte non ci ha regalato solamente l’incredibile storia di Sebastian Sorensson, il magazziniere svedese giocatore di microlimiti che al secondo torneo live in carriera ha messo in riga i più forti professionisti del Mondo conquistando una prima moneta di 987.000€.
Su binari paralleli si muove la storia di Pedro Cairat, vincitore del 1.100€ National Championship che è stato il torneo più partecipato di sempre organizzato da PokerStars.
Trasferitosi in Catalogna da Buenos Aires per cercare di fare del poker online la sua professione, l’argentino ha messo in riga 3.625 avversari vincendo 432.000€ al primo torneo live della sua vita!
“Finora non stavo vincendo a poker, però mi ero riproposto di cercare di vivere con il gioco e sto combattendo per questo – ha detto Pedro al portale sudamericano CodigoPoker – Al PokerStars National mi sono schierato perchè mi sono qualificato con 100€. Al satellite sono entrato in gioco che mancavano dieci minuti alla chiusura della tardiva, ho visto che c’erano 37 giocatori, il montepremi erano due ingressi da 1.100€ e mi sono detto ‘lo gioco’. Alla fine l’ho vinto”.
Come se non bastasse, Cairat racconta che al torneo poi vinto era rimasto con un solo buio! E proprio in bolla itm:
“Ho giocato il Day1A e mi sono qualificato per il sabato. Il Day2 non è stato dei migliori: prima che scoppiasse la bolla avevo un buio! Su blinds 6.000/12.000 avevo 15.000 chips. In una mano sono finito allin con Q-J vs K-8, ho trovato un Jack e ho iniziato la risalita. Arrivato a premi mi sono trovato meglio”.
Ma quello non è stato l’unico frangente in cui l’argentino si è ritrovato con ‘un piede nella fossa’:
“Il momento di essere quasi eliminato l’ho vissuto un paio di volte. Di fatto anche quando è iniziato il tavolo finale ero corto perchè a 12 left sono incappato in una mano di m…. e sono rimasto con 3,5 milioni di chips: a 8 left seguivo ancora con questo stack su un average di 20 milioni. Immaginati… Mi ha salvato una giocata contro l’uruguaiano Brian Kaufman (poi finalista del Main Event PSC, ndr) in cui sono andato all-in con Coppia di Dieci e lui aveva Asso-Donna: sul board sono scese A-J-3-Q e poi al river, PUM!, un magico T”
Il giorno della vittoria Pedro era accompagnato dalla sorella Julia e da due amici/giocatori che lo hanno sostenuto nei frangenti più difficili del torneo:
“Non ero abituato a giocare così a lungo, il Day1 è durato 13 ore e a partire dal Day2 c’erano livelli da 60 minuti. Ho sofferto soprattutto le due ultime ore per la stanchezza mentale e lo stress. Per fortuna Nacho e Luciano, soprattutto Luciano, mi sono stati vicini e mi hanno dato consigli. Anche a loro devo questo trionfo”.
Dopo questa incredibile impresa, Cairat sta facendo più di un pensiero a buttarsi sui circuiti live in programma in tutta Europa.
Qualora dovesse intraprendere effettivamente questa strada, potrà rivivere l’emozione vissuta al trovarsi come avversario uno dei suoi giocatori preferiti:
“A 40 left avevo a fianco Martin Jacobson, il campione del Mondo 2014, ero emozionato e gli parlavo… Gli ho detto che era un piacere giocare con lui perchè avevo studiato il suo gioco. Lui è impazzito è stata una ‘onda buena’. Mi ha detto che era molto bello per lui sentire quelle parole”
Foto by PokerStars