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il 8 Set 2017

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Un brillo Doug Polk perde quasi 300.000$ in tre mani ma si difende: “Non ho fatto grossi errori”

Un brillo Doug Polk perde quasi 300.000$ in tre mani ma si difende: “Non ho fatto grossi errori”

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Ha fatto parecchio rumore una sessione di cash game giocata a fine agosto davanti alle telecamere di Poker Night in America, soprattutto per la prova fornita da un alticcio Doug Polk

Il popolare show statunitense mostra sempre delle interessanti partite high stakes con qualche personaggio noto. Nella sessione di cui stiamo per parlarvi, tra i partecipanti c’era appunto Polk oltre a Jason Mercier.

Merita un approfondimento anche la struttura dei bui, molto particolare. C’erano sette giocatori  ai tavoli e ognuno di loro doveva mettere una sorta di straddle prima di ricevere le carte.

In pratica, a partire dal piccolo buio, i blinds erano 100-200-400-800-1.600-3.200-6.400$! Avete capito bene, c’erano 12.700$ di base in ogni piatto. In una struttura così, inizia a parlare lo SB preflop perché gioca alla sinistra dello straddle più importante.

Doug Polk si è comportato in realtà piuttosto bene nella sessione, presentandosi con 360.300$ di stack a sole tre mani dalla fine delle registrazioni.

Negli ultimi colpi della puntata però ha subito un tracollo vertiginoso, passando da un profit di +180k$ a un passivo di -120k$! La cosa ovviamente ha fatto notizia anche perché Polk al tavolo ha alzato un pochino il gomito.

Un paio di settimane dopo è arrivato il contributo del diretto interessato Polk, che in un suo video analizza le tre mani che gli hanno fatto perdere quasi 300mila dollari.

Polk prima di tutto precisa: “Avevo bevuto un po’ troppo. Considerate anche che c’erano tutti quegli straddle e quindi bisognava fare più azione al tavolo“.

Tuffiamoci subito nel primo spot incriminato. Frank Kassela (con circa 120.000$ di stack) apre a 15.800$ con 1010.

Polk dice: “Ha circa venti bui, perciò mi piace il suo raise in cerca di azione dagli avversari. Potrebbe aprire anche con suited connectors, ma in questo caso ha una mano forte per chiamare eventualmente un all-in“.

Polk chiama con Q8 da bottone: “Non è una bellissima mano ma devo mettere solo 9.000$ per un piatto che sarà circa di 37.000$. Ho un po’ di equity e posso sperare di giocare bene contro mani come 6-6, 7-7, A-J o 10-J suited. Nel suo range ci sono insomma mani che non mi dominano“.

Flop 10Q5 . Kassela cbetta 22.000$ e Polk chiama: “Non c’è modo di scappare da questo piatto. Frank fa bene a puntare senza trappare. Ci sono tanti draw che possono spaventarlo. Una carta di picche, un jack, un nove, un re sono tutte carte pericolose al turn. Io con Q-8 non posso foldare e nemmeno rilanciare la mia top pair. Devo chiamare“.

Turn K. Kassela punta 45.000$ e Polk folda istantaneamente, dichiarando e mostrando una donna. “Al posto di Frank avrei pushato. Poteva avere anche qualche bluff, per esempio con 8-9 suited, ma io ho davvero una mano troppo brutta per chiamare“.

 

 

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Passiamo alla seconda mano. Polk limpa preflop da CO, aggiungendo quindi 3.200$, senza nemmeno spillare KJ. James Calderaro da bottone (con stack da oltre 150k$) rilancia a 36.400$ confidando in AQ. Polk allora dichiara l’all-in e Calderaro snappa.

Polk spiega: “Avrei limpato quasi tutte le mani in questa situazione, visto che Calderaro dietro di me aveva circa 25 bui. Quindi il fatto che io lo abbia fatto senza vedere le carte cambia poco.

Calderaro, purtroppo per me, spilla una monster hand in questa situazione e decide ci rilanciare circa sei bui. Può farlo anche con qualche bluff, ma sicuramente la size è troppo grande in ogni caso. Non dovrebbe farmi foldare le mani troppo deboli. Raccomando qui di fare 20 o 25k$ al posto suo.

Non sono un esperto di gioco short stack, ma con K-J di certo non puoi sempre foldare dopo aver limpato. Così ho deciso di pushare. Con K-Q sarebbe stato un push più standard, ma non siamo così lontani“.

Il board A68 7 J non regala scoppi, anche se stava per concretizzarsi un colore runner-runner in favore di Polk che dice: “Ho perso un piatto da oltre 300mila dollari. Ho perso tutto il mio profit della sessione e non è finita“.

 

 

Chiudiamo infatti con la terza e ultima mano. Polk da HJ apre a 20.500$ con K3. Freedman chiama da bottone con Q10.

Polk prova anche qua a giustificarsi: “K-3 è una mano da foldare, ma al tavolo stavano giocando troppo tight. Ho provato a rubare i bui, giocando però la peggior mano della giornata“.

Flop 105A. Polk punta 18.500$ e Freedman chiama.

Turn Q. Polk punta 42.000$, Freedman pusha e Polk folda precipitando sotto i 90mila dollari di stack. Secondo voi ha giocato bene o no? Cliccate sul filmato qui sotto per rivedere tutte le immagini dell’accaduto:

 

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