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Nicolò Serlenga senza paura: “Siamo pronti alla condivisa: i reg italiani più forti di francesi e spagnoli”
Non ama i riflettori. Testa bassa, studio e grinding.
Salito agli onori delle cronache nell’aprile 2016, dopo il terzo posto da 70.000€ nel Main Event SCOOP, Nicolò “WhyAlw4ysM3_” Serlenga sta regolarmente continuando la sua vita da ‘impiegato online’ e in questo pomeriggio di metà settembre lo abbiamo intercettato per chiedergli come stanno andando le cose…
“E’ stata un’estate più che positiva. Solitamente a giugno e luglio preferisco svagarmi e staccare un po’, ma complice un field verosimilmente più morbido, ho deciso di schierarmi regolarmente per provare a far cassa. Nonostante i garantiti ridotti, non posso lamentarmi del profit estivo, parte del quale ho già investito e investirò anche nei tornei live”.
Barcellona, Montecarlo e Marbella sono infatti solo alcune delle ultime tappe a cui ha preso parte il giovane spezzino:
“Fatta eccezione per una deep run nel main a Barcellona, le trasferte sono andate discretamente male, ma si sa, la varianza live è incalcolabile. C’è da dire che alternare il lavoro d’ufficio – il grinding da casa – a qualche trasferta mi piace eccome. Pur essendo una scelta parzialmente -EV a livello di bankroll, il desiderio di centrare un prestigioso risultato (shot!) live è sempre più grande. Credo che un grinder online, se vuole davvero mixare con il live, debba mettere a disposizione 1/3 delle vincite annuali, considerando le ingenti spese di trasferta… Sognando un giorno di poter volare a Vegas, continuerò, di tanto in tanto, a schierarmi nei PokerStars Championship e altri eventi in giro per Italia/Europa. Ogni trasferta ti apre un mondo perché affronti giocatori che giocano in maniera totalmente diversa tra loro e per fare il salto di qualità credo sia necessario fare anche queste esperienze.”
Come avrete intuito, nonostante i soli 22 anni, Nicolò è tutt’altro che un player in erba: clicca dal 2013, è pienamente ‘inserito’ nella community e, grazie anche a quello shot citato in apertura, conta già 125.000€ di vincite su PokerStars.it.
“Ho ancora un ampio margine di miglioramento, ma grazie allo studio e all’applicazione sono cresciuto tanto in questi ultimi tempi. Il confronto quotidiano con tanti reg della mia età, Andrea e Nicolò in primis [Shehadeh e Molinelli, ndr.], mi sta aiutando ad affinare il mio gioco di giorno in giorno. Se si vogliono ottenere certi risultati servono abnegazione e, soprattutto, entusiasmo. I tornei non devono essere una routine, ma vanno aperti solo e quando si è del tutto focus, altrimenti non serve a nulla.”
Un interessante spunto in ottica futura riguarda, inevitabilmente, l’imminente liquidità condivisa:
“A differenza di tanti, che lanciano ‘presagi di sventura‘, credo fermamente che i reg italiani, specie gli under 25, siano pronti ad affrontare questa nuova avventura. Vero, gli swing potrebbero essere più significativi. Ma conosco piuttosto bene l’average dei player che andremo ad affrontare: i francesi, grazie a Winamax, sono cresciuti, ma possiamo certamente giocarcela con loro, anzi. Overall credo che i reg italiani vincenti siano più preparati. Degli spagnoli nemmeno a parlarne: quelli che ho incontrato live e tanti altri di cui ho sentito parlare, dovrebbero essere almeno un paio di livelli sotto in quanto a preparazione tecnica. Del Portogallo non so nulla, ma presumo siano poco più che neofiti”.
Euforico all’idea di poter giocare per ‘soldi veri’, Serlenga chiosa magistralmente:
“Non ho esperienza sul campo, ma sono mesi che seguo tutti i tavoli finali più importanti che vengono giocati sul dot com, e ho già qualche idea su quale possa essere l’eventuale adattamento dei range. La cosa che più mi esalta sarà la vastità di tornei 6-max a disposizione, non tanto su Stars, ma anche e soprattutto su altre room che potrebbero entrare a far parte del nuovo mercato: oltre ad essere i più divertenti, credo siano senza dubbio il mio main game.”