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Reg identikit – Manuel “LUPUStheBEST” Solimine
E’ senza ombra di dubbio uno dei player più caldi del momento.
Manuel Solimine – noto sui social come Lupus di Korvetto e su PokerStars come “LUPUStheBest” – sta vivendo un periodo particolarmente florido: una trafila di piazzamenti sulla room della picca è recentemente culminata nel prestigioso shippo del 250€ KO per una prima moneta da oltre 20.000€.
Il player meneghino si è concesso ai nostri microfoni per raccontare non solo il rush degli ultimi tempi, ma la sua intera storia pokeristica, step by step. Come tanti colleghi, il ragazzo classe 1988 ha iniziato ad appassionarsi al Poker grazie a quella trasmissione su Italia 1…
“Ho conosciuto il Texas hold’em 10 anni fa, con la trasmissione Poker1mania: mi affascinava vedere i comportamenti al tavolo dei professionisti di allora, Luca Pagano e Dario Minieri su tutti, ovviamente. La passione per le carte, in generale, l’ho avuta sin da quando ero bambino, ma la scoperta di questo gioco è stata una folgorazione. Inizialmente mi cimentai ad osservare i video sui vari forum, entrai in vari gruppi su Facebook che trattavano di Hold’em, tra cui il THM, un gruppo di amici in un universo virtuale che mi hanno spronato comunque a diventare sempre più forte. Colgo subito l’occasione per saluatare i miei fratelli storici conosciuti proprio lì: Paolo Fadda ed Emanuele Pispicia 🙂”
Manuel inizia dunque a giocare, partendo subito dagli MTT a basso buy-in:
“Il poker sportivo, nel senso più puro del termine, è incarnato negli MTT. Iniziai con quelli e in poco tempo capii di essere predisposto per quella disciplina. Dopo molto studio e applicazione sono iniziata ad arrivare le prime vittorie. Il primo shippo lo ricordo nitidamente: 140€ in un torneo da 2€! 🙂 In quegli anni giocavo anche sit’n’go heads-up: dai 5€ ho progressivamente alzato il buy-in fino ad arrivare i 30€. A gennaio 2014 arriva la prima vittoria a 4 cifre, grazie al Sunday Heads-up Half Price in cui incassai circa 2.600€. Cash game? No, grazie. Significherebbe ripartire da capo, è una disciplina a parte, totalmente diversa secondo me.”
Passione e abnegazione. Il segreto per diventare un Grinder con la G maiuscola è sempre lo stesso:
“Oggi spendo in genere tra i 400 e i 600 euro a sessione, faccio un abi 15/20 in base ai giorni e ai garantiti, su 5 room,
Pokerstars, iPoker, People’s, lottomatica, bwin per una media di 500 tornei al mese. Il mio shot più importante online è stato appunto il NOS KO di Giovedì scorso, per circa 20k. Attendevo da tempo un guizzo del genere, dato che ci sono andato vicinissimo negli ultimi anni, sbollando molti major e vanificando promettenti deep run…”
Lupus ritiene che la vera svolta sia arrivata grazie al coaching di uno dei ‘mammasantissima’ del poker nostrano:
“Il cambio di marcia è arrivato con il coaching di Camocsh [Enrico Camosci, ndr.]: in poco tempo è riuscito a rendere il mio gioco molto più lineare e brillante. Sentirsi confident e giocare A-game diventa basilare quando si scalano i livelli. Fare molta review è importantissimo: scopri i tuoi leak, li correggi e ti evolvi velocemente. Al contempo credo sia fondamentale confrontarsi con gente brava, possono sempre avere idee diverse dalle tue con le quali complementare il tuo gioco, e renderti ancora più forte. Senza studio non si va da nessuna parte, specie in un gioco in continua evoluzione.”
Come da routine di rubrica, Manuel ci ha fatto i nomi dei suoi mentori pokeristici:
“I miei punti di riferimento attualmente nell’online sono ‘girex91’ [Davide Marchi, ndr.] e camosch: li stimo tantissimo! Ma ce ne sono molti altri e fare solo 3 nomi è complicato. Scelgo di menzionare il caro ‘superprimex‘ [Daniele Primerano, ndr.], visto che sostanzialmente nasco come giocatore hu e i suoi consigli di qualche anno fa furono importantissimi, visto che mi convinsero a sfruttare la mia edge postflop in MTT. A livello mondiale i miei ‘idoli’ sono Daniel Negreanu e Fedor Holz: il vecchio e il nuovo ma egualmente Fenomeni Extraterrestri. Menzione speciale anche per Dario Sammartino, che negli ultimi anni e’ sempre più sulla cresta dell’onda, e ci regala emozioni in giro per il mondo, gli auguro di diventare il più forte di tutti, perché se lo merita infinitamente.”
In ultimo, Manuel sforna un’inaspettata perla di saggezza:
“In questo ambiente è importantissimo non perdersi mai. Se si decide di fare il Grinder bisogna fare percorsi seri e disciplinati sia come gestione del roll sia come impegni: studio, grinding, lavoro, sponsor, vita extrapoker. Chi perde la bussola rischia di perdere il controllo, buttando i sacrifici fatti in tanti anni!”
Photo Credits: GiocoNews