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Il dietro-front di Charlie Carrel al check-in per il Poker Masters: “Ho perso i soldi del volo ma il mio obiettivo è la libertà!”
Fare il poker player rende davvero liberi?
E’ una questione sulla quale il dibattito è perennemente acceso: da un lato è vero che ogni professionista può organizzare le proprie sessioni/trasferte nel modo più congeniale, ma a guardare la pratica molti poker player rimangono quasi intrappolati dalle loro scelte.
Un esempio concreto di quanto appena detto ce lo fornisce Charlie Carrel, grande assente al Poker Masters, la serie di tornei high roller andata in scena all’Aria qualche settimana fa, che ha spiegato i motivi del suo forfait:
“Ho pianificato di andare al Poker Masters, informandomi su tutto solo una settimana prima. Ho venduto action, comprato i biglietti eccetera, ma una volta arrivato lì ho pensato: ‘Per la prima volta nella vita sono riuscito ad avere stabilità. Ho una bellissima relazione con la mia ragazza, con cui ho pianificato una bella vacanza, e ora sto per imbarcarmi da solo a Vegas per giocare una settimana di fila degli eventi molto impegnativi…’ Insomma, sebbene l’EV fosse enorme semplicemente non ne avevo voglia.”
Charlie prende coscienza della situazione appena prima di salire sul volo:
“Quando sono arrivato al desk del check in c’è stato un problema col mio Visto, sembrava che all’80% non riuscissi a partire ma alla fine la questione si è risolta, al che ho pensato: ‘Un attimo, se sono così scontento del fatto di andare a giocare una serie di tornei, perché devo trovarmi costretto a farlo?’ L’obiettivo di essere un poker pro è sempre stato quello di avere la libertà necessaria a fare quel che mi pare quando mi pare e in quel preciso momento stavo tradendo quell’intento . Quindi sono tornato indietro, ho perso i soldi del volo, mandato all’aria i deal e ho speso la settimana con la mia ragazza!”
Il professionista inglese prova a spiegare più a fondo le ragioni che lo hanno portato a questa scelta:
“Chiariamo le cose, se sono nel mood giusto, se viaggio con le persone giuste e ho il mindset ideale tutto va bene. Non ho mai pensato di dire qualcosa di simile nella mia vita ma mai come ora ho disperatamente bisogno di regolarità, probabilmente per via della vita che ho fatto negli ultimi anni. Se ho paura di esser tagliato fuori da alcune dinamiche stando troppo lontano dagli high roller? Ovviamente, ma posso dire anche che sono tantissimi i giocatori che fanno difficoltà a bilanciare il gioco con altre attività. Ricordo che quando vivevo ancora a casa, e cominciavo a vincere online, pensavo ‘Faccio 100 dollari all’ora, i miei genitori non possono pretendere che spenda 4 ore con loro a cavallo della cena, è semplicemente – EV!’ Solo ora mi rendo conto di quanto sbagliassi in quel momento…”
La scelta di Charlie è umanamente comprensibile anche se economicamente svantaggiosa. O forse nemmeno tanto a giudicare dal suo score…E voi al posto suo ce l’avreste fatta a rinunciare a quintali di EV per un colpo di testa? Scrivetecelo commentando sulla nostra Fanpage!