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Adelstein vince 176.800$ chiudendo scala colore! Seiver poteva salvarsi? Parola a coach Polk
Ultimamente la trasmissione Poker After Dark ci sta regalando degli spunti davvero interessanti.
Andiamo oggi ad analizzare uno spot giocato durante una recente sessione cash in cui i partecipanti si sono presentati al tavolo televisivo con 100.000$ di stack a testa.
La speciale settimana all’Aria è stata denominata ‘Leave it to Seiver‘ in onore di Scott Seiver, ma proprio lui è protagonista in negativo nel colpo che Doug Polk ci spiega in uno dei suoi ottimi video.
I bui sono 200/400$ e Seiver da UTG mette lo straddle da 800$ prima di vedere le proprie carte. Garrett Adelstein da piccolo buio rilancia 3.000$ con 109. Seiver 3betta a 11.000$ con AQ. Adelstein chiama.
Polk commenta così il preflop: “Quando c’è uno straddle e tu sei small blind, devi giocare solitamente ancor più tight. Le tue odds sono peggiorate e ci sono due giocatori che hanno posizione su di te. In questo caso però va bene il rilancio di Garrett.
Seiver potrebbe fare anche solo call per deception ma la 3bet va benissimo così come la size. Adelstein con una mano un po’ più debole avrebbe dovuto foldare, ma con 10-9 suited potrebbe addirittura 4bettare“.
Il flop è JKQ. Adelstein punta 15.000$ fuori posizione. Seiver chiama.
Polk dice: “Bel flop per Garrett che decide di leadare. Non mi dispiace, perché su questo flop può aver hittato con tante mani. Può avere A-10 suited o 10-9 suited. Può avere K-Q, K-J, Q-J suited. Anche J-J o perfino Q-Q. Il problema è che puntando si toglie la possibilità di estrarre valore con un check/raise. Comunque, per rendere il lead una mossa corretta, Garrett dovrebbe essere in grado anche di farla con un bluff, magari con due connectors medi a quadri. Passando a Seiver, per lui un raise sarebbe molto ambizioso e il fold fuori questione. Quindi chiama“.
Turn 10. Adelstein checka, Seiver punta 20.000$ e Adelstein chiama a un buon prezzo.
Polk: “Il 10 al turn non fa felice Garrett. Ha scala ma il suo avversario può tranquillamente avere scala più alta con l’asso. Garrett checka come farebbe con molte mani, visto che lo spot è polarizzato. Si punta qui con scala o bluff.
Scott con l’asso deve assolutamente puntare, ma quanto? Considerando che ha ancora 62.000$ di stack (poco più del pot), deve scegliere la miglior size. In generale mi piace una piccola puntata in uno spot così polarizzato. Se l’oppo ha doppia o set o flush draw potrebbe trovarsi in difficoltà.
Garrett ha bottom pair e draw. Deve chiamare anche se è molto probabile che Scott abbia A-K, A-Q, A-J. Forse anche A-x di cuori o di quadri. Se fossi in Garrett chiamerei con un asso, un nove, un set o un flush draw. Folderei la doppia“.
River 8. Prima di svelare l’esito della mano, Polk sentenzia: “Garrett potrebbe checkare o puntare. Può puntare perché una mano come 10-10 con un cuori potrebbe essere trasformata in bluff.
Scott perde solo contro colore. Pushando può trovare il call anche di un asso o un nove. Non mi dispiacerebbe un conservativo check behind al river. Scott magari potrebbe pushare solo se avesse una carta di cuori in mano.
Scott dovrebbe chiedersi se è più probabile che Garrett abbia un 9 o un colore. Forse si sarebbe aspettato un’azione avversaria al river in caso di colore?“.
Morale della favola: al river Seiver pusha e Adelstein snappa girando il punto nuts. Se volete rivedere il tutto, cliccate su questo video: