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Come smettere di perdere così tanto dai bui? Ce lo spiega il coach Nathan Williams
Avete mai pensato a quanti soldi (o chips) si perdono giocando a poker dai blinds?
Le posizioni dello Small Blind e del Big Blind sono le più svantaggiose al tavolo. Ecco perché serve una buona strategia di gioco per diminuire le perdite.
A tal proposito arriva in nostro soccorso Nathan ‘BlackRain79’ Williams, grinder e autore di poker. Vi riportiamo infatti un suo interessante articolo dal titolo molto chiaro: “How to stop losing so much from the blinds“.
Williams apre così il suo lungo scritto: “La gente mi interroga spesso sulle perdite dai bui. La prima cosa che ricordo alle persone è che tutti perdono dai bui. Sì, anche i più forti giocatori del mondo.
Non c’è modo per superare il grande svantaggio derivante dal ricevere due carte casuali e dall’essere anche obbligati a giocarle fuori posizione. Comunque, dobbiamo stare attenti a non perdere troppo dai bui“.
Qual è un’accettabile Loss-Rate dai bui?
La prima cosa che dobbiamo capire, secondo Williams, è quanto effettivamente possiamo permetterci di perdere dai blinds. Il coach prova a rispondere a questa difficile domanda:
“Primo, dipende molto dalla partita. Per esempio, nel NL2 o NL5 online si notano le maggiori differenze di skills di tutto il poker online. I tuoi winrates si abbasseranno sensibilmente quando salirai dal NL2 al NL5.
Non lo dico per spaventarti. Entrambi i livelli sono facilissimi da battere per un poker player decente che fa un minimo di table selection.
Comunque, non si trova da nessuna altra parte una quantità di fish uguale a quella del NL5 e ciò influenza pesantemente le tue vincite. Ciò ha un effetto anche su quanto perdi dai bui.
Quando giocavo a quei livelli, ero vicino al breaking event dallo small blind al NL2, mentre dal big blind perdevo circa -10bb/100. Le mie perdite erano maggiori al NL5 per le ragioni già discusse.
Nelle partite di oggi, diventate più ardue, direi che sarebbero molto buone delle loss-rate di -10bb/100 dallo small blind e di -20bb/100 dal big blind. Ma è possibile vincere a tutti i limiti (non solo al NL2 e al NL5) con loss-rates anche più alti di questi.
L’importante è ricordare che quanto perdi dai bui determina le tue vincite totali. Perciò se avete dei loss-rates di -25bb/100 e -50bb/100, per dire, dovreste preoccuparvi“.
Perderete sempre di più dal Big Blind che non dallo Small Blind
Prima di passare alla strategia, tocchiamo un altro punto delicato: perderete sempre di più dal grande buio rispetto al piccolo buio.
Per la precisione perderete circa il doppio. Se osservate le vostre statistiche su PokerTracker noterete qualcosa tipo questo:
Non dovete allarmarvi. La ragione per cui si perde il doppio dal BB piuttosto che dallo SB è semplice. Stai pagando il doppio da quel seat. Le altre condizioni sono ugualmente brutte, ovvero da entrambi i bui giochi fuori posizione con carte casuali.
Fa semplicemente parte del gioco, si perde molto soprattutto dal big blind. La cosa è bilanciata dalle vincite attorno al bottone. Perciò non lasciarti spaventare dalle perdite dai bui. Puoi ancora vincere molto quando davvero conta.
Come smettere di perdere così tanto dai bui
Ipotizziamo che tu stia perdendo troppo dai bui. O forse no. Forse stai già andando alla grande su quei due seats.
Comunque, c’è sempre modo di migliorare. Più diminuisci le perdite dai bui e più potrai vincere in generale. Uno di quei casi in cui un penny risparmiato è un penny guadagnato. Williams propone tre strategie:
1 – Giocare meno mani da quelle posizioni
Il modo più ovvio per perdere meno dai bui è giocare meno mani? Se foldi quasi tutto da small e big blind, perderai i minimi.
Questa è una strategia altamente consigliata per i principianti assoluti che giocano a poker ai limiti più bassi. Nello specifico Williams consiglia di giocare solo mani come AA, KK, QQ, JJ, TT, 99, 88, 77, AK, AQ, AJ, KQ, KJ e QJ.
“La strategia può funzionare al NL2 online o all’1/2 live, ma quando cominci a giocare contro avversari con il cervello ti exploiteranno pesantemente.
Quando vedo qualcuno che folda l’80 o 90% dei suoi bui, glieli ruberò per tutto il giorno e non lo pagherà quando deciderà di giocare contro di me.
Perciò è importante, salendo di livello e capendo il gioco, difendere i bui anche con mani speculative come 66, 55, 44, 33, 22 JTs, T9s, 98s, 87s, ATs, A9s, A8s.
Quando sali di livello e ti senti più fiducioso nelle tue capacità postflop, devi aggiungere più mani alla tua lista“.
2 – 3betta dai bui e riprenditi il controllo
Un’altra strategia che Williams raccomanda prevede delle 3bet dai bui contro chi sta cercando di rubare in posizione: “Per vincere ai microstakes servono posizione e iniziativa. Per la posizione possiamo far poco quando siamo seduti sui blinds. Dovremo giocare fuori posizione su tutte le strade.
Possiamo però scegliere di avere l’iniziativa 3bettando o rilanciando dopo un piatto limpato. Possiamo farlo con mani buone o in bluff con mani speculative di tanto in tanto. Ci sono però alcuni problemi da affrontare con questa strategia.
Può funzionare al NL2 e forse al NL5, ma diventa più complicata contro giocatori pensati. Se vedono che stai 3bettando troppo dai bui, ti 4betteranno più facilmente o ti chiameranno in posizione.
Quindi devi 3bettare sempre con mani come AA, KK, QQ, AK ma devi andarci più cauto con mani come JTs, A9s, 44, eccetera. In altre parole devi evitare 3bet troppo creative e fare più call“.
3 – Lotta per più piatti dai bui dopo il flop
La vera chiave per perdere meno dai bui ai giorni nostri sta dopo il flop. Qui avviene la vera magia. Devi semplicemente iniziare a imparare come vincere più piatti per diminuire le perdite da quei seats.
Una delle ragioni principali per cui la gente perde così tanto dai bui è perché chiamano con mani come ATs, non hittano una coppia o un draw decente al flop e se ne vanno in check/fold.
Questo è un poker perdente perché si mancano i flop completamente con una mano del genere in 2 casi su 3. Se ti metti in check/fold e volte su 3, ti conviene risparmiar soldi foldando preflop.
Quindi come facciamo a vincere più piatti dopo il flop? Ci sono vari modi per farlo. Puoi:
- Fare check/call al flop e poi puntare al turn
- Fare check/call al flop, check/call al turn e puntare al river.
- Fare check/raise al flop e puntare al turn.
- Fare check/raise al flop e ancora check/raise al turn.
- Donkare al flop e puntare anche al turn.
Penso che tu abbia capito. Ci sono vari modi per lottare fuori posizione. Come capiamo quale linea seguire? Beh, dipende dagli avversari, dalle letture che abbiamo su di loro e dalle loro statistiche.
Più semplice è spiegare con quali mani dobbiamo lottare per il piatto. Dobbiamo analizzare l’equity nascosta delle mani.
In altre parole, solo perché non hai hittato una coppia o un draw con A10 non significa che devi arrenderti. Ecco un paio di flop che hanno equity nascosta e con i quali dovresti combattere: 38K oppure 997.
Sul primo board hai draw backdoor di scala e colore insieme a una overcard forte. Il re inoltre è una carta facile da rappresentare per te.
Sul secondo board hai un backdoor straight draw e due forti overcards su un board che probabilmente neanche il tuo avversario ha hittato. Ricordati anche che un altro sette renderebbe perdente una piccola coppia avversario.
Questo è ciò che intende Williams quando dice di trovare l’equity nascosta nelle mani. In queste situazioni non folda ma lotta per il pot. Vediamo un altro paio di esempi.
Esempio #1
NL5 – 6max
Hai J10 dallo small blind. Un fish TAG rilancia dal bottone. Tu chiami e il grande buio folda.
Flop: 379. Tu check, il fish cbetta. Cosa dovresti fare?
Questo è uno spot perfetto per continuare a giocare. Abbiamo un backdoor flush draw, un gutshot per la scala nuts e due overcards.
Mettersi in check/fold qui sarebbe criminale. Criminale per il tuo win-rate.
Quindi come dovremmo giocarla? “Beh, dipende dall’opponente. Se le mie letture mi dicono che questo è il tipo che folda davanti a un check/raise al flop, allora farei check/raise.
Probabilmente lui è più un fish TAG dei micros a cui piace puntare al flop e abbandonare al turn se non migliora, quindi preferisco fare check/call e prendergliele dopo in qualche modo. Puntando al turn o al river, per esempio“.
Esempio #2
NL2 – Full Ring
Tu hai A9 dal big blind. Un giocatore nit rilancia dal bottone. Il piccolo buio folda e tu chiami.
Flop: 2410. Tu checki, il nit cbetta. Cosa dovresti fare?
Anche qui non dobbiamo mollare solo perché il flop non sembra dei migliori. In realtà siamo messi bene. Abbiamo un backdoor wheel straight draw, il backdoor nut flush draw e una forte overcard.
“La mia linea standard di attacco qui dipende di nuovo dall’avversario. Contro un nit dei micros farei spesso check/call per poi sparare al turn o al river.
A volte mixo con una puntata al flop, un check/raise al flop o anche con una line di check/call al flop e check/raise al turn. L’ultima gli mette una grande pressione.
Avete colto l’idea. Non dobbiamo arrenderci ogni volta che il flop non sembra ottimale. Quello è un poker perdente alla lunga.
Dobbiamo piuttosto cercare un po’ di equity nelle mani in cui possiamo vincere in vari modi.
Questo è il poker in trincea. Ci sono molte battaglie dove nessuno ha molto e chi vuole di più il piatto la spunta. Questa è anche la ragione principale per la quale alcune persone vincono molto nel gioco e altre sono in breakeven o perdono“.
Pensieri finali
Giocare dai bui fa schifo. Non c’è modo di addolcirlo. Perderai soldi da queste due posizioni e non c’è una strategia per evitarlo. Tuttavia ci sono diversi modi per perdere meno e questa è già una piccola vittoria.
“Se sei un principiante e giochi ai livelli più bassi live o online, allora ti raccomando di giocare tight. Prova a giocare solo mani forti come coppie forti, coppie medie, assi forti e broadways.
Se sali di livello è importante cominciare a giocare anche mani speculative come suited connectoris, assi suited e piccole coppie.
Dovresti mixare qualche 3bet light soprattutto contro i reg più deboli dei micros che tendono a foldare troppo facilmente preflop o al flop. Contro i reg più forti chiamare e difendere il buio.
Assicurati di lottare per piatti dove hai un’equity nascosta, adottando linee che mettono pressione all’avversario ed exploitando le sue debolezze“.