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il 3 Mag 2018

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Davor Lanini, 14° all’EPT senza tanti rimpianti: “Me la gioco con tutti, Schemion è solo fortunato”

Davor Lanini, 14° all’EPT senza tanti rimpianti: “Me la gioco con tutti, Schemion è solo fortunato”

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Non è durato molto il suo Day 5 dell’EPT di Montecarlo, ma per qualche ora tutta l’Italia pokeristica ha tifato per lui in uno degli eventi più importanti dell’anno!

Parliamo ovviamente del 39enne parmense Davor Lanini, che è stato il migliore azzurro al Main Event monegasco chiudendo alla fine 14° su 777 entries e incassando 35.500 di premio.

Lanini ha fatto anche meglio di Petruzzelli, sfiorando il tavolo finale e arrendendosi solamente per colpa di uno scoppio di assi subito da parte del tedesco Ole Schemion.

Abbiamo sentito Davor a caldo dopo il suo Main e ci ha subito voluto dire il proprio parere su Schemion: “Il ragazzo non mi ha colpito per la bravura, quanto piuttosto per la sua fortuna!

Lo avevo già incontrato al tavolo nei giorni precedenti e proprio una mano giocata contro di lui mi ha fatto precipitare a un certo punto nel count.

Vi riassumo l’action. Il board è K-J-8-J-Q e Schemion in pratica punta forte su tutte le strade. Io chiamo sempre fuori posizione. Ho un jack in mano, quindi prima floppo middle pair e poi faccio tris al turn.

Al river casca la Q e Schemion mi fa una value bet che devo per forza chiamare. Allo showdown mi gira A-10 per la scala… A quanto pare mi ha letto il tris in mano solo al river. Avrebbe avuto più senso un check/check all’ultima strada“.

Davor ce l’ha un po’ con il tedesco ma è soddisfatto del proprio Main: “Il torneo era iniziato male, visto che avevo chiuso il Day 1 con 29.000 chips. Poi però le cose sono andate benissimo. Ho imbustato 150.000 e poi 700.000 chips nelle giornate successive.

Quella mano persa con trips contro scala di Schemion mi ha fatto scendere nuovamente a 150mila. Da corto sono riuscito tuttavia a fare qualche raddoppio e a far fuori tre avversari più corti di me nel Day 4, compreso il 17° classificato.

Nel Day 5 sono durato un paio di giri di bottone nei quali non ho visto molte carte. Ho vinto solo una mano con 64 chiudendo scala proprio contro Schemion“. Davor per la cronaca l’ha spuntata contro 108 su un board 5210 3 J.

Poi ho perso quella mano con gli assi contro il solito Schemion. Io 3betto preflop dai bui e mi metto in check/call sul flop J-8-J. Al turn esco puntando fuori posizione e non posso più foldare. A 14 left bisogna fare lo stack per andare al tavolo finale. Non potevo presentarmi al final day con 600mila chips. Per un attimo ho anche pensato che il mio avversario potesse avere il jack ma dovevo metterle tutte comunque“.

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Davor non è amareggiato e vanta i suoi risultati: “Sono contento, perché negli ultimi anni ho giocato poco e questo è un bel risultato per me. In meno di un anno e mezzo ho shippato praticamente 100mila euro“. Nel mese di dicembre del 2016 il nostro Davor ha infatti vinto una picca da 47.950€ a Praga.

La sua analisi tecnica del gioco avversario continua: “Gli scoppi ci stanno, del resto sono l’unico modo per fare chips nel poker. Questi ragazzi giocano così. Ho visto Schemion vincere mani come 7-4 chiamando le 3bet preflop. Giustamente vogliono vedersi il flop, è così che si gioca per scoppiare“.

Nonostante ciò, a Davor piace molto giocare tornei come l’EPT: “Io gioco in media solo quattro tornei all’anno perché sono un imprenditore e ho famiglia. Perciò mi presento solo a grandi appuntamenti, quelli che vantano grandi organizzazioni e che ti possono cambiare la vita.

A Campione per esempio non ci vado. Lì la gente è troppo maleducata mentre agli EPT l’atmosfera al tavolo è stupenda, si comportano tutti da signori.

Non temo assolutamente i giocatori forti, io me la gioco con tutti. Anche con i ragazzi di 26 o 27 anni che hanno vinto milioni e milioni grazie al poker. Non bisogna scordarsi che sono stati fortunati nella loro carriera“.

E adesso Davor è già pronto per le WSOP: “Dieci anni fa sono arrivato 81° al Main Event di Las Vegas e poi ho piazzato qualche altra bandierina. Questa estate proverò nuovamente a combinare qualcosa di interessante“.

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