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Dan Cates: “Sono più forte di Ivey nello Short Deck ma preferisco ancora il classico No Limit”
Dovreste ormai aver capito che in questi giorni alcuni dei più forti giocatori al mondo sono impegnati in Montenegro nelle Triton Super High Roller Series.
I colleghi di PokerNews ne stanno giustamente approfittando per portare davanti al microfono alcuni personaggi che hanno scritto la storia del poker e solitamente sono molto schivi.
Vi abbiamo già proposto le interessanti inteviste a Tom Dwan e Phil Ivey. Oggi lasciamo spazio invece a Daniel ‘Jungleman’ Cates.
Già l’inizio della sua intervista con Laura Cornelius è esilarante. Daniel risponde infatti mentre è impegnato a grindare su un tablet e spiega solo in parte quello che sta facendo:
“Sto giocando su una app cinese ma per vari motivi non voglio rivelarne il nome. Diciamo solo che stiamo giocando a stake ragionevolmente alti e che sto vincendo abbastanza soldi per coprire le spese della trasferta. Poi torno in palestra“.
Cates commenta poi il suo 2° posto (dietro a sua maestà Ivey) nello storico torneo Short Deck, che ha aperto le Series di Budva portando praticamente in Europa questa nuova variante inventata a Macao:
“È stata una bella giornata, sono contento della mia performance. Non posso lamentarmi. Voglio dire, 60 persone sono uscite prima di me. Non capisco mai quando la gente si lamenta di un secondo posto.
Gioco da un anno e mezzo circa allo Short Deck, cioè da inizio 2017. Sembra facile ma non lo è. Ci sono delle componenti matematiche interessanti e dinamiche particolari. Ci sono un sacco di draw e l’equity è importante. Ricorda un po’ il PLO.
Mi piacerebbe giocare di più contro Ivey. Penso di essere più bravo di lui nello Short Deck, ma lui ha giocato molto bene nel torneo, forse meglio di me. Però ha visto più carte mentre io ho dovuto bluffare di più“.
Cates è comunque ancora molto affezionato al classico Texas Hold’em, nonostante la sua passione per tanti giochi: “Mi piace di più il full deck perché lì penso di essere più skillato. Puoi bluffare continuamente nel No Limit. Puoi vincere ogni mano senza neanche guardare le carte. È davvero divertente“.
Chiudiamo con delle dichiarazioni importanti di Cates: “In questo periodo sto praticamente abbandonando il mondo del poker. Ho vinto tutti i soldi che si potevano vincere. Diciamo che mi sto concentrando sulla palestra”.
Non sappiamo quanto sia serio, ma almeno alle prossime WSOP lo rivedremo ancora: “Sto viaggiando molto. Ho un appartamento a Las Vegas ma non ci vado quasi mai. Giocherò solo l’ultima parte delle WSOP di questa estate. Mi dedicherò in particolare ai mixed games“.
Cliccate qui se volete dare un’occhiata all’intervista integrale: