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Storie da High Roller WSOP: la bad-beat di Sammartino, i ritorni di Mercier e Ivey!
Stanotte con il chipcount a dieci left si è concluso il Day2 del primo High Roller da 100.000$ di buy-in della storia World Series.
Come spesso accade quando al tavolo verde si schierano i più forti giocatori del mondo, l’evento ci ha regalato diverse storie su cui soffermarsi.
Vediamo le principali tre registrate nelle prime due giornate di gioco.
La bad-beat di Sammartino
Stante lo scarso feeling di Musta con l’atmosfera WSOP di Las Vegas, i colori dell’ItalPoker erano difesi in questo torneo dal solo Dario Sammartino.
Come ci aveva raccontato a gennaio, in questo 2018 il napoletano ha cambiato in modo radicale il suo approccio nei confronti del poker: non più massare tornei live costantemente in giro per il mondo, ma pochi selezionatissimi eventi in cui esprimere il proprio A-Game.
Certo, rinunciando alla massa purtroppo ci si espone ancora di più alla varianza… E il povero Dario ne ha avuto una ulteriore riconferma a sue spese trovando l’eliminazione in questa mano contro Elio Fox, fresco vincitore di braccialetto al 10.000$ Super Turbo Knockout.
Laconico il commento di Fox che ha riconosciuto subito l’errore:
“Ho usato una Time Extension pre e una postflop (ndr, l’High Roller usa lo shot clock). Ho fatto una giocata terribile sono stato fortunato che abbia comunque funzionato”.
Da Dario invece nessun commento, ma è largamente capibile come dopo un colpo del genere la voglia di rilasciare dichiarazioni possa essere ai minimi storici.
Il ritorno di Phil Ivey…
Lo aveva dichiarato dopo l’affermazione all’evento Short Deck delle Triton Super High Roller Series, ed è stato di parola.
Dopo una lunga assenza dai corridoi del Rio, Phil Ivey è tornato alle World Series per giocare questo 100.000$ High Roller.
Il Re è stato l’ultimo giocatore a sfruttare la registrazione tardiva al Day2, e la sua presenza non è certo passata inosservata.
Poco dopo essersi seduto, Ivey ha portato il suo stack a 800.000 chips contro le 500.000 di partenza: dopo aver aperto x2 da EP, e aver trovato i call di Manig Loeser da small blind e di Stephen Chidwick da big blind, Ivey cbetta 75.000 su flop 543 e trova il call del solo Chidwick.
Turn T check to check
River Q Chidwick leada 120.000, Ivey snappa e gira QJ per il flush terzo nuts.
Chidwick mucka 92 per l’underflush, ma di lì a poco troverà la sua personale rivincita.
Col torneo a 27 left infatti il giocatore britannico si trova ai resti preflop con K-9 contro la Coppia di Sette di Ivey: il board A-T-T-Q-J condanna il Re all’eliminazione, ma le occasioni per rivederlo in azione, da qui a luglio, di certo non mancheranno…
…E quello di Jason Mercier
A gennaio aveva comunicato la fine del suo rapporto con PokerStars e dei suoi viaggi a tempo pieno per il poker.
Di fatto un addio, seppur dalle sembianze di un arrivederci. E infatti Jason Mercier non ha resistito: barba e capelli incolti, il vincitore di cinque braccialetti si è prontamente schierato al 100.000$ High Roller WSOP.
E le cose non sono andate male: dopo l’eliminazione del bubble-man Schindler, infatti, Jason si è ritrovato tra i sedici giocatori a premio.
La sua corsa per la vittoria è poi arrestata bruscamente in 14° posizione da un coinflip perso contro Thomas Muehlocker (AQ<66), ma con 174.190$ incassati hai voglia a comprare pannolini per il pupo! 🙂
Photo courtesy of PokerNews