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Negreanu senza freni: “Sono migliorato grazie ai software e questa estate voglio tre braccialetti”
Ha consolidato il suo primato mondiale nella All Time Money List grazie al secondo posto da 3.000.000$ al Super High Roller Bowl 2018, ma elogia i giocatori delle nuove generazioni e ammette di non essere affatto il più forte.
Parliamo ovviamente di Daniel Negreanu, che vola verso i 40 milioni di dollari incassati in mtt live e regala le solite chicche in un’intervista al blog di PokerStars.
Negreanu commenta così il suo secondo posto dietro a Bonomo: “Il mio obiettivo era ovviamente la vittoria, ma sono comunque felice. Ho fatto qualche errore, normale quando giochi per 40 ore contro i migliori al mondo.
Questo è uno dei risultati più importanti della mia carriera, perché negli ultimi due anni il gioco si è evoluto tantissimo e i migliori si sono staccati dagli altri. Competere a quei livelli è bellissimo. Lo scorso anno ho lavorato per tre mesi con gente che capisce la game theory e i miei risultati sono stati subito drasticamente differenti.
La struttura del SHRB è la migliore, la più lenta che puoi trovare. L’average scende raramente sotto i 100 bb, Di solito la media negli altri tornei sta tra i 20 e i 30 bb. La skill quindi nel SHRB prevale ed è più interessante da guardare. Al turn e al river si prendono le decisioni cruciali”.
Negreanu commenta tecnicamente anche il gioco poco aggressivo preflop che si è visto ai tavoli, ribandendo un vecchio pensiero: “Nel 2010 la gente era impazzita con 5bet, 6bet o addirittura 7bet preflop. Io non lo facevo perché sapevo che era sbagliato. Con i solvers ti rendi conto che le 4bet o le 5bet non sono buone per il poker“.
Tra gli avversari più forti incrociati cita Holz: “Nel Day 1 ho giocato contro Fedor Holz che ti mette tanta pressione addosso. Gioca tante mani e ti coinvolge in piatti dove devi correre grandi rischi“.
Negreanu spende belle parole anche per i software pokeristici: “Ormai bisogna studiare con i software o resti indietro. I solvers hanno cambiato le bet size e molte altre cose. Non è vero che i giocatori giovani però sono solo dei nerd bravi in matematica. Sono bravissimi anche a nelle letture live. Francamente sono più bravi in tutto.
L’edge è ridottissima. Aiuta avere dei giocatori ricreazionali o gente come Phil Hellmuth dove tanti giocano seguendo la GTO. Ci vuole umiltà prima di tutto. Poi bisogna lavorare sui leak. Hellmuth pensa di non aver bisogno di lavorare sul suo gioco ma si sbaglia“.
Negreanu si esprime sulla vendita di quote che ha attirato tante critiche nei confronti di Hellmuth: “Se la gente vuol comprare con markup 1.8 le quote di Hellmuth per divertirsi mi sta bene, ma non è una situazione +EV. Perdono soldi sul lungo termine. Lui pensa che sia un buon prezzo e salta i Day 1 pensando di essere il doppio più bravo rispetto agli altri. Non sono d’accordo“.
Veniamo a un altro argomento interessante, ovvero le chiacchiere al tavolo che hanno sempre contraddistinto Negreanu: “Non puoi permetterti di dare troppe informazioni ad alti livelli. Gli avversari sono percettivi, si accorgono dei timing tells e di molte altre cose. Perciò ho cambiato stile nel SHRB e sono stato sempre zitto mentre giocavo. Non consiglio di farlo contro giocatori deboli o se stai cercando di divertirti, ma io ho dovuto adattarmi e prenderla seriamente. Alle WSOP mi rivedrete intento a chiacchierare con tutti nei piccoli eventi.
Nel 2004/2005 il gioco era molto più facile. Ora so che ci sono molti giocatori più forti di me ed è divertente. Mi dà motivo per migliorare e vedere quanto posso durare con questa generazione. Io vado avanti grazie alle motivazioni, a gennaio ogni anno stabilisco degli obiettivi per la mia carriera e la mia vita. Non ho problemi a trovare motivazioni“.
A proposito di motivazioni, l’obiettivo di Negreanu per queste World Series è chiaro: “Voglio vincere tre braccialetti. Sì, tre dovrebbero andar bene“.
Nel frattempo Kid Poker continua ad aggiornare i suoi fans da Las Vegas attraverso i suoi immancabili blog su YouTube. Cliccate qui per seguirlo: