Insonnia da luce blu? Ecco il metodo dei marines per addormentarsi in due minuti

Si stima che il 30% circa della popolazione mondiale soffra di insonnia o comunque abbia difficoltà ad addormentarsi. Il 50% di questa fetta di popolazione è costituito da persone anziane, il 10% da ragazzi. Noi però sappiamo benissimo che tra tutta questa gente ci sono anche parecchi pokeristi…

Il perché è presto detto. Chi grinda online è costretto, solitamente, a sedersi davanti allo schermo di sera e ci rimane fino alle prime ore del mattino se la sessione è fortunata.

Poi bisognerebbe coricarsi il prima possibile (per non fare orari troppo sballati), ma ovviamente è difficile addormentarsi in un baleno dopo tante ore passate sotto l’effetto delle cosiddette ‘luci blu‘ tipiche di pc e tablet.

Queste luci blu hanno degli effetti dannosi sul nostro corpo, stimolato nella produzione della melatonina. Sentiamo meno la stanchezza dopo un lungo torneo di poker, perciò rischiamo di dormire poco e male.

Tutto ciò può avere ripercussioni sull’organismo e sul nostro rendimento durante la giornata successiva. Come evitarlo? Ci siamo già occupati in passato dell’argomento individuando qualche tecnica di rilassamento che può aiutarci a prender sonno in tempi molto brevi.

Oggi torniamo sul tema e vi proponiamo un metodo che di recente ha avuto molto successo tra i  media generalisti. La sua invenzione ha però radici lontane. Se ne trovano traccia addirittura nel libro intitolato “Relax and Win. Championship Performance“, testo scritto nel 1981 dal noto preparatore atletico Lloyd Bud Winter, al quale si devono i successi di ben ventisette campioni olimpici. Il libro è ancora richiesto e venduto su Amazon.

Insomma, cosa spiega Winter nel suo lavoro? Spiega un metodo adottato anche dai marines quando hanno bisogno di riposare in situazioni di stress estremo, per non accumulare troppa stanchezza.

Il metodo è quasi infallibile: funziona nel 96% dei casi. È costituito da una serie di regole da seguire scrupolosamente. I tre step sono di tipo fisico e psicologico. Questi sono i primi tre step fisici:

• Primo step: sdraiarsi e rilassare tutti i muscoli del viso, compresa la lingua, la mascella e i muscoli attorno agli occhi.
• Secondo step: rilassare e spingere le spalle verso il basso; fare lo stesso con le braccia e poi con le gambe.
• Terzo step: espirare tutta l’aria per eliminare tutto lo stress accumulato durante la giornata.

Un volta terminati gli step fisici si passa a quelli psicologici. Questi costituiscono la parte del metodo più impegnativa. Occorre infatti svuotare la mente da ogni pensiero ricorrente e ossessivo per dieci secondi e poi focalizzare l’attenzione su delle immagini mentali suggestive come un lago calmo, le onde del mare, le nuvole… Immaginate per esempio di essere sdraiati su un amaca di velluto nero in una stanza buia. Oppure di stare su una canoa in mezzo a un lago canadese, circondato dalle montagne… Se preferite, potete ricorrere a un libro soporifero, un bagno caldo, una camomilla, un disco dei Pink Floyd.

Se il nostro pensiero tende a spostarsi verso altro, bisogna ripetere una frase: “Non pensare, non pensare“. Come se fosse un mantra, per circa dieci secondi.

Il metodo è davvero efficace per combattere l’insonnia, ma necessita di un periodo di pratica. Un mese e mezzo di esercizio costante dovrebbe consentire di ottenere risultati utili. Provate e fateci sapere.