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Lo spettacolare call di Riess con 10-High al tavolo finale EPT: follia o rischio calcolato?
Il tavolo finale dell’EPT di Monte Carlo è stata davvero una lunga battaglia pokeristica, ricca di colpi di scena.
In particolare la fase a 5 left è durata tantissimo e ci ha regalato una mano incredibile nella quale l’americano Ryan Riess (il campione del mondo delle WSOP 2013) ha trovato un raddoppio al river a dir poco coraggioso.
Riviviamolo attraverso l’action dettagliata e le immagini… I bui sono in quel momento a quota 100.000-200.000 al tavolo del Main Event con un ante unico di 200.000 gettoni.
Il tedesco Manig Loeser ha uno stack di 9.880.000 e con 62 dal piccolo buio decide di completare preflop. Riess ha soltanto 980.000 di stack e non si inventa nulla, per ora, dal grande buio con 102 (la famosa mano di Doyle Brunson).
Il flop recita dunque J98 e non c’è action: doppio check. Riess è decisamente avanti: ha l’88% anche se non può saperlo.
Il turn è un J che rende ancor più pericoloso il board e nuovamente i giocatori optano per un doppio check. Riess è salito intanto al 95% di probabilità.
Il river è un 9 che assicura come minimo una doppia coppia ai giocatori e finalmente si scatena l’action. Loeser ci pensa circa 20 secondi prima di mettere in mezzo una pila da 1.500.000 chips. In pratica sta contringendo Riess a una scelta difficile e a rischiare di uscire in quinta posizione in caso di call avventato.
L’americano ci riflette su, chiede del tempo aggiuntivo per pensare e dopo circa 1 minuto di tankata complessiva chiama con il suo 10!
I commentatori sono estasiati. L’italiano Nicola Grieco al tavolo rimane basito. Voi invece come definireste il call? Qualcosa di folle o no? Godetevi il video:
Not all heroes wear capes. Take a bow @RyanRiess1. 👏
Cards-up coverage of the #EPTMonteCarlo Main Event final table continues at https://t.co/ZarB0RN21O pic.twitter.com/ePP7Zij4Wo— PokerStars LIVE (@PokerStarsLIVE) 4 maggio 2019
Inutile dire che i commenti sul call di Riess si sono sprecati online. C’è chi dice che sarebbe stato difficile farlo anche con un K; altri sostengono al contrario che non sia stato poi così difficile, a pensarci bene.
Proviamo allora ad analizzare la mano fin dall’inizio, cercando di metterci nella testa di Riess… L’azione preflop ci può fare escludere tutti gli A-x e diciamo, ottimisticamente, anche tutti i K-x.
Una Q però ci può stare in mano ad entrambi i giocatori! Andiamo avanti. Su quel board così insidioso se qualcuno avesse avuto un punto da proteggere lo avrebbe fatto, probabilmente, prima del river. Con qualche incastro di scala è lecito pensare che uno dei due giocatori avrebbe potuto provare un semi-bluff al flop o al turn.
Ecco allora che i range si stanno polarizzando. Loeser potrebbe anche avere un full ben nascosto con J-9 o J-8, ma a parte quello che cosa rimane?
Riess evidentemente ha assegnato al suo avversario una combinazione di carte molto basse, magari dei connectors o dei semi-connectors come 3-5, 4-6 o 3-6.
In sintesi, Riess ha ritenuto la sua mano abbastanza decente da presentarsi allo showdown e battere un bluff. Qualcuno fa notare che avrebbe potuto pensarci addirittura con un 7! Allora sì che la mano sarebbe diventata fantascientifica…
Ricordiamoci che Riess si laureò campione del mondo alle World Series a soli 23 anni. Il suo palmares vanta oltre 14,5 milioni di dollari incassati in mtt live. Non stiamo parlando dell’ultimo arrivato, insomma. Perciò pensateci bene prima di esprimere un giudizio su questa mano.
Per la cronaca, Riess poi ha chiuso 4° nel Main monegasco incassando 265.620 euro di premio. Loeser invece è andato a trionfare meritandosi 603.777 euro. Complimenti a entrambi per il gioco mostrato!