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Il coach Tommy Angelo spiega: Sono exploitabile ma non è un problema
Tante volte tra pokeristi ci si chiede: è meglio giocare secondo le ferree regole GTO oppure evitare di farsi exploitare dagli avversari al tavolo?
In realtà per qualche giocatore illustre questo problema non si pone. O almeno non si pone in questi termini. È il caso del coach americano Tommy Angelo che ha un modo sempre particolare di presentare le proprie teorie.
Angelo introduce così un suo articolo sul tema pubblicato da PokerNews: “Il mio gioco di poker è exploitabile? Decisamente. Puoi indurmi a foldare mani migliori delle tue? Di sicuro. Puoi costringermi a pagarti un full floppato? Assolutamente sì. Posso comunque continuare a grindare professionalmente senza sofferenza? Sì“.
Ritorna insomma un tema molto caro ad Angelo che ha scelto un sottotitolo emblematico per il proprio sito web: JUST FOLD.
Ecco la definizione del verbo ‘to exploit’ da vocabolario, riportata da Angelo: utilizzare soprattutto per il profitto oppure usare egoisticamente per i propri fini.
Angelo sottolinea: “Usare egoisticamente per i propri fini. Che modo elegante per dirlo! Ho cercato invano per anni di definire i termini ‘exploit’ e ‘outplay’ in un contesto di poker. E questa definizione funziona per entrambi“.
Angelo si diverte a completare poi una frase in tre diversi modi: “Ho chiamato il suo rilancio con 9-7 offsuit dallo small blind…
… progettando di exploitarlo dopo il flop.
… progettando di outplayarlo dopo il flop.
… progettando di usarlo egoisticamente per i miei scopi dopo il flop“.
Ok, ora che abbiamo capito di cosa stiamo parlando, passiamo a una situazione di gioco intitolata ‘Raising Joe’. Angelo racconta: “Giocavamo a NL Hold’em con bui $2/5. Io stavo al seat 8 e Joe al seat 5. Joe è bravo a sfruttare i giocatori timidi tramite un’aggressione costante. Una delle sue tattiche è quella di rilanciare per importi che sono più grandi della norma.
Larry ha limpato $5 e Joe ha rilanciato a $60. Quella era una overbet nella partita. Tutti hanno passato.
Un’ora dopo, Larry limpa, Joe fa $60 e Larry chiama. Larry è un giocatore tight e timido. Probabilmente ha una coppia in mano o un A-K o A-Q in uno spot come questo e quando mancherà il flop folderà di fronte a una continuation bet.
Larry manca il flop. Il finale è prevedibile. Larry checka, Joe punta e Larry folda.
Joe ha sfruttato lo stile trasparente di Larry eseguendo una strategia ben progettata. Il seat 1 ha detto qualcosa sul fatto di aver visto il concetto di apertura con overbet in un video tecnico online. Joe ha sorriso.
Un’ora dopo, le mie fiches stanno raccogliendo polvere e sono seduto sullo small bilnd. Diversi giocatori limpano, incluso Joe, e io foldo. Joe si sporge in avanti per guardarsi intorno e con tono amichevole mi augura di giocare una mano presto.
Nella mano successiva sono il bottone. Io e Joe abbiamo entrambi $1.000. Quando guardo le mie carte coperte, 8-7 offsuited – decido che se Joe apre a $60, io 3-betto a $200.
Un giocatore limpa. Joe rilancia a $60. HJ e CO foldano velocemente e altrettanto velocemente i miei due gettoni neri finiscono in mezzo.
Il seat 1 fa notare a Joe che il suo desiderio è stato esaudito. I bui e il limper foldano. Joe mi dice ‘Bella mano, te la sei guadagnata’. Mi mostra A-10 e passa.
Quali erano le possibilità che Joe foldasse alla mia bet da $200? Penso alte. Penso che avrebbe foldato tutto tranne una premium hand e penso che il suo range comprendesse molte mani non premium come A-10, K-J e medium connectors“.
Angelo riassume così la mano: “Ho sfruttato il pattern di Joe. Big deal. Non significa niente. Non ho exploitato il suo pattern perché era ‘imperfetto’ o ‘exploitable’. L’ho sfruttato perché sono un bravo giocatore di no-limit hold’em che fa quello che fanno i giocatori di no-limit hold’em; individuare gli spot migliori in cui sparare e premere il grilletto.
Joe potrebbe essere il più grande giocatore di sempre ma sarei ancora in grado di exploitarlo occasionalmente. O outplayarlo o usarlo egoisticamente o come volete chiamarlo. E lui a volte sfrutterà i miei schemi. Si chiama giocare a poker. Che vinca lo stratega migliore“.