Stress e stanchezza alle WSOP? Un programma di 7 settimane per combatterle

Le WSOP sono una maratona pokeristica di quasi due mesi che mette a dura prova il fisico dei giocatori. Ovviamente di coloro che affrontano la kermesse nella sua interezza o in buona parte di essa.

Nel corso del tempo la manifestazione si è evoluta e da una manciata di tornei, si è passati ad uno schedule pazzesco e ricchissimo. Ma il giocatore di poker è realmente pronto ad affrontare le WSOP, dal punto di vista fisico e mentale? La sua alimentazione è adeguata?

A queste domande sembra aver trovato una risposta Nick Zautra. Il suo nome è sicuramente poco conosciuto nel Vecchio Continente: Nick è un ragazzo di 33 anni che gioca per diletto (come dice lui) e che è laureato in scienze cognitive, storia e filosofia della scienza presso l’Indiana University di Bloomington. Non solo, ma ha tanto di patentito nazionale come Personal Trainer.

In realtà Nick fino a qualche anno fa era considerato un semiprofessionista del poker. Di giorno studiava e lavorava in palestra mentre la notte grindava online. Un ritmo che alla fine è diventato per lui insostenibile, soprattutto con gli impegni di lavoro che aumentavano. Mollato il poker online però, si concede di volta in volta qualche evento live e da qualche anno gioca il main event delle WSOP.

Per il 50° anniversario della kermesse, Nick Zautra si ha deciso di allungare la sua permanenza: due settimane a Las Vegas a giugno e poi tornerà ai primi di luglio per gli eventi conclusivi e il Main.  Così ha pensato bene di unire le sue due grandi passioni, poker e scienza, cercando di unirle in un programma particolare. Come abbiamo spiegato all’inizio di questo articolo, si tratta di un programma per coloro che giocano una buona dose di eventi alle WSOP, ma è sicuramente interessante anche per gli altri players.

Secondo Nick infatti, lo stress e la stanchezza a cui è sottoposto ogni giocatore alle WSOP non trova un adeguato allenamento. Sia fisico, che mentale e spesso è anche figlio di un’alimentazione errata. In questo programma di 7 settimane, Zautra garantisce il benessere psico-fisico del giocatore. A supporto della sua tesi, ecco che l’allenamento giornaliero è sottoscritto anche da esperti del settore medico, psicologico, sportivo e nutrizionale. Insomma una guida della quale ci si può fidare.

Ma come nasce l’idea di questo programma? Lo spiega lo stesso Zautra: “Lo scorso anno, dopo essere stato eliminato dal main event, mi sono ritrovato ad allenarmi in una palestra del Rio. Ho pensato che sarebbe stato bello farlo anche con gli altri giocatori. A questo aggiungiamoci il fatto che molte persone mi chiedono cosa la scienza può dirci e se puoi aiutarci in qualche modo“.

“Infine, nelle mie esperienze alle WSOP ho visto troppi giocatori alimentarsi in modo precario o sbagliato ai tavoli, con eccessiva fretta. Insomma una serie di fattori che mi hanno portato a creare questo programma di allenamento. L’ho fatto come se fosse un modo per conoscere le persone nel mio campo e per imparare me stesso. Voglio creare una sorta di allenamento fisico, che non solo fa sentire meglio i giocatori di poker, ma che migliori anche le loro prestazioni al tavolo“. 

Un modo per allenarsi e allenare le persone. “Per molto tempo mi sono interessato a come la forma fisica contribuisca alle prestazioni mentali del gioco. Quando sono molto stressato, non gioco bene a poker, ma quando mi alleno e mi prendo cura di me, ho più resistenza e fiducia.Tutto questo porta ad una migliore capacità di prendere decisioni, anche in spazi temporali brevissimi“.

Il programma in se non è niente di assolutamente complicato ed è alla portata di tutti. E’ completo di raccomandazioni giornaliere dettagliate per i giocatori di poker per migliorare le loro prestazioni fisiche e mentali. Insomma una sorta di enciclopedia per affrontare nel miglior modo le WSOP.

La prima parte riguarda il risveglio e il pre-torneo. Un semplice risveglio muscolare, anche con lo Yoga, per iniziare la giornata. Poi passaggio in palestra. In alternativa va bene anche la corsa e un po’ di nuoto. Qualunque cosa si scelga, non devono essere sessioni pesanti o che rischiano di affaticare il giocatore, ottenendo così l’effetto contrario. Devono essere sessioni brevi, ma di qualità per il benessere fisico.

Poi si passa alla fase alimentazione. Mai abbuffarsi prima di un torneo o optare per cibi pesanti. La giornata sarà lunga al tavolo e la digestione da seduti potrebbe dare qualche problema. Con le abbuffate poi si rischia l’effetto sonnolenza. Nick consiglia piccoli pasti, ma costanti nel corso della giornata, in modo da non farsi prendere dai crampi della fame. Bene cibi come verdure o pesce, tanta frutta e pochi carboidrati. Evitare hamburger, cibi piccanti e carne rossa.

Lo stesso vale per le bevande. Si ad acqua ed integratori. No a bibite gassate, peggio ancora alcoliche che possono influire sulla lucidità e di conseguenza sullo stato mentale. Dolci si per il recupero di zuccheri, ma senza esagerare anche in questo caso. Evitare di dormire poco.

Una volta finito un lungo torneo è consigliabile dormire almeno 6-7 ore. Il sonno è il miglior rimedio alla stanchezza e rinsalda il sistema nervoso. Di contro evitare dormite lunghissime che diventano complicate da smaltire e dormire in orari consoni. Addormentarsi alle 16 non è un aspetto che aiuta nel il corpo e ne la psiche, sballando tutto l’organismo.

Se il torneo è finito male o si è stati vittima di cooler, Nick Zautra consiglia, di scaricare la rabbia e il nervosismo praticando sport. Dai pesi in palestra, alla nuotata in piscina, passando anche per due pugni al sacco da box, oltre alla solita corsa. Ottima la lettura di libri. L’importante è svagare la mente, per rimuovere le negatività patite nel torneo. Ogni giorno ripetere quanto detto per almeno sette settimane.

Forse non basterà per vincere il bracciale, ma quanto meno non avrete rimpianti e ne gioverà il vostro fisico.