Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Far impazzire Phil Hellmuth: Andrea Shehadeh racconta la giornata al 1.000$ WSOP
Le World Series Of Poker 2019 di Phil Hellmuth hanno vissuto ieri una giornata di grande teatro.
La messa è andata in scena al Day2 del 1.000$ WSOP quando il 15 volte braccialettato si è trovato al tavolo, alla sua immediata sinistra, il nostro Luigi Andrea Shehadeh.
Phil non sapeva chi fosse, ma a capire gli effetti della sua presenza ci ha messo davvero poco.
Ne è venuto fuori un siparietto che si è prolungato per tutta la giornata di gioco e che ha richiamato attorno al tavolo decine e decine di persone, accorse solo per godersi i ‘colpi di testa’ di Hellmuth per quell’italianino che gli tribettava tutti i colpi…
Ma sentiamo subito il racconto di Luigi Andrea Shehadeh.
La giornata al 1.000$ WSOP
Il giocatore era l’unico italiano sopravvissuto al Day1 che ha registrato 2477 iscritti e 346 qualificati già tutti a premio.
“Son stato chipleader tutto il Day 2, un po’ mi hanno violentato. Ho giocato 4 gire, in tre mi hanno tirato una violenza e in una ho vinto un coinflip da due soldi. Non so come faccio a non essere arrivato al Tavolo Finale considerato che su bui 10.000 avevo 1,4 milioni di stack! Ci sono arrivato da 160.000 chips completamente senza showdown, fa’ un po’ te…”.
Andrea Luigi Shehadeh è stato eliminato in 51° posizione per 6.080$ di premio. Ma a causare la sua uscita dal torneo non è stato Phil Hellmuth, nonostante lo statunitense glielo avesse esplicitamente promesso.
“Lo elimino al 100%” Phil dixit
La minaccia di Hellmuth a Shehadeh è stata riportata in presa diretta anche dal blog ufficiale dell’evento. Per l’esattezza è arrivata al 21° livello del torneo, quando su un raise di Hellmuth da bottone l’italiano manda la vasca da piccolo buio.
Hellmuth è visibilmente agitato: “Sei davvero divertente lo sai” – dice ad Andrea e poi continua rivolto al tavolo “se giocassimo tutti i giorni lo eliminerei tutti i giorni. Mi ha rilanciato 19 volte, letteralmente. Lo elimino al 100%”.
Al tavolo a quel punto c’è già un capannello di spettatori che non vuole perdersi i colpi di testa di Phil. Uno gli fa notare che per eliminare Andrea gli mancano diverse chip: “beh lo farò ugualmente. Al 100%” assicura Hellmuth a lui e agli altri presenti.
Andrea spiega che la reazione di Hellmuth è stata causata dalla costante pressione che ha dovuto subire per tutto il giorno da parte sua:
“E’ impazzito perchè l’ho aggredito costantemente da ieri, lui apriva e io 3bettavo, poi oggi ogni suo raise shovavo. ‘Gli italiani sono quelli che hanno più coglioni’ diceva ‘perchè non hanno paura di niente e di nessuno, nemmeno del più forte del mondo e 15 volte braccialettato…”
“Dealer cambiami di tavolo!”
Quanto Andrea sia stato una spina nel fianco sinistro di Hellmuth lo si può capire dalla singolare richiesta che a un certo punto il campione statunitense ha rivolto alla dealer:
“Non ho mai visto un ragazzo così aggressivo negli ultimi anni – mi diceva – Stai shovando praticamente ogni mano che apro!’. A un certo punto non ce la faceva più e se l’è presa prima con la dealer e poi col floorman ripetendo loro che non era possibile e che voleva essere cambiato di tavolo”
Ma al tavolo verde le regole sono uguali per tutti, non ci sono giocatori “più uguali” di altri perchè hanno 15 braccialetti WSOP in bacheca:
“Io ho continuato nella mia condotta, non so per esempio in blind war ha limp-foldato da small blind su mio isolato con meno di 20x mostrando A-9… Sono rimasto allibito”
Hellmuth e i pokeristi italiani
Andrea ha avuto la netta impressione che al momento delle presentazioni Hellmuth abbia dato segni di fastidio quando ha scoperto la sua nazionalità:
“Mi ha dato l’impressione che non avesse un bel ricordo degli italiani, probabilmente uno tra Dario e Musta gli ha dato una bella lezione in passato. Gli è bastato sentire la mia provenienza per uscire dai gangheri. E’ stata una scena un po’ assurda, non era proprio serenissimo e attorno al tavolo ci saranno state un centinaio di persone che ridevano per lo spettacolo che stava offrendo”
Ma nonostante lo stato psicologico non proprio calmo, Hellmuth ha continuato ad atteggiarsi da star.
“Tutti quelli che si avvicinavano al tavolo, sia giocatori che semplici osservatori gli chiedevano la foto e lui faceva la stella della situazione, magari si girava dopo 30 secondi così giusto per menarsela. Non mi ha dato l’impressione di professionalità, per non parlare dell’arroganza e delle lamentele continue. Io non gli ho chiesto la foto e magari un po’ si è risentito anche per quello oltre che per il fatto che lo stavo pownando duro!”
Nonostante l’uscita della sua bestia nera personale della giornata, la rincorsa di Phil Hellmuth al sedicesimo braccialetto WSOP si è poi chiusa in 16° posizione per 13.830$.
Dopo la lezione ricevuta da Chance Kornuth all’High Roller e la maledizione degli Assi, queste sue World Series hanno registrato un’altra giornata indimenticabile, seppure in negativo.