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il 5 Lug 2019

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David Baker: 7 anni per attendere il secondo bracciale sono stati un’eternità

David Baker: 7 anni per attendere il secondo bracciale sono stati un’eternità

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David “ODB” Baker due giorni fa ha messo al polso il secondo bracciale in carriera. Un numero forse sotto media per un giocatore del suo calibro e per un player che alle WSOP gioca sempre dall’inizio alla fine. A tutto questo aggiungeteci l’attesa di ben sette anni, fra il primo e il secondo alloro. Capirete dunque che per Baker è stata una sorta di incubo. Ma come spesso si dice, tutto è bene quel che finisce bene.

La seconda vittoria di David “ODB” Baker è arrivata nel “$1.500 Limit Hold’em“, ovvero l’evento#66. Un successo che ha il sapore dell’antico, visto che la variante Limit dell’Hold’em è ormai poco presente alle WSOP. David ha messo alle spalle 540 rivali, ma ha letteralmente dominato dal day 2 in poi. Nella seconda giornata è volato al comando del count e da quel momento non è più sceso dalla prima posizione: ne nel day 3 e ne ovviamente al tavolo finale. Nelle sue tasche piovono altri 161.139 dollari.

E’ stata la mia più grande ossessione, attacca David Baker. La seconda vittoria alle WSOP la volevo a tutti costi, la cercavo senza sosta. Sette anni senza poter alzare il secondo bracciale sono stati lunghissimi. I miei amici più cari vincevano, alzavano bracciali a ripetizione. Io ero li che attendevo. Adesso sono veramente soddisfatto, anche se non voglio certo fermarmi”. 

Una vittoria nella vittoria considerando il dominio con cui ha caratterizzato la discesa al titolo. “Diciamo che dal day 2 in poi le cose si sono messe bene. Certo, un conto è essere leader al day 2, un’altro è esserlo al final table. Cambiano le dinamiche, ma non lo stile e ne tanto meno la voglia di raggiungere l’obiettivo. Solo che quando il field si restringe anche il minimo errore ti può costare caro. E ho cercato di sbagliare il meno possibile”. 

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David Baker ha sbaragliato la concorrenza anche al tavolo finale, nonostante la presenza di giocatori come Chris FergusonBrian Kim. “Vale quello che ho detto in precedenza. Se riduci al minimo gli errori puoi farcela, a maggior ragione se ci sono campioni di questo calibro che provano a metterti in difficoltà. Soprattutto con Kim in heads up non ho avuto una partenza folgorante, ma non ho perso la testa. Si è ricreata una distanza di sicurezza nel count e grazie anche alle giuste carte sono arrivato alla vittoria finale“. 

Con questo trionfo sale a 5.7 milioni di dollari vinti nel poker live. Una cifra di tutto rispetto. Ma il buon David Baker non è ancora sazio. “Le WSOP non sono finite e c’è ancora la possibilità di lasciare il segno. Non è mai facile vincere, figuriamoci ripetersi. Ma viviamo per questo e allora ho l’obbligo morale di provarci. Mi sento in forma e tutto può succedere al “Rio“. 

 

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