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Poker floppato e infiniti tell: istruzioni per l’uso, secondo Jonathan Little
Jonathan Little è sempre sulla cresta dell’onda. Anche quando non gioca e anche quando le mani in questione non sono le sue. Eppure l’americano non si tira mai indietro quando deve analizzare uno spot, spiegando passo per passo i pro e i contro delle azioni dei giocatori. Soprattutto dei loro tell. E’ il caso della mano che andremo ad illustrare e con il commento ovviamente di Little.
Uno spot particolare che arriva direttamente dagli USA e per la precisione dal tavolo cash game dello “Stones Gambling Hall” in California. Un poker floppato che attira l’attenzione e la curiosità di Jonathan Little in tutte le fasi della mano. Un’analisi profonda e ben articolata dal campione americano, che ci illustrerà i pregi e i difetti dei players lungo tutto l’arco dello spot.
Floppare Poker is the way
Come detto siamo al tavolo cash game dello “Stones Gambling Hall” in California, dove si gioca una partita $1-$3 tutta al femminile, con lo straddle fissato a 10$ e sotto l’occhio delle telecamere. Si tratta di players per lo più loose-aggressive e tutte hanno stack deep.
Le danze si aprono quando, la giocatrice Gina spilla Q J dal cutoff e rilancia a 30$ (con 900$ dietro) . Chiama solo il big blind Jouhan che può contare su uno stack complessivo di mille dollari. Difende il suo grande buio con 5 3 .
E qui arriva il primo commento di Little: “Non sempre dobbiamo difendere il nostro big blind. Soprattutto con una mano del genere. Probabilmente la giocatrice sarà stato indotto anche da un’history precedente con l’altra quota rosa e da degli stack veramente deep che garantiscono un certo margine di manovra. Ma generalmente è una mano che possiamo foldare“.
Il flop J J J consegna il poker a Gina e quest’ultima opta per un immediato check dietro, dopo quello della sua rivale. Little intravede due possibili errori.
“Non è per forza scontato il check dietro della signora. Anzi, considerando la presenza di giocatrici molto loose al tavolo, la maggior parte delle volte è consigliabile una puntata. Non è sbagliato fare check, ma bettando ci sono buone possibilità di estrapolare chips alla rivale. L’errore invece sta nel frettoloso check della giocatrice. Un buon lettore di tells potrebbe notarlo: veloce, immediato e perfino innaturale per quanto fatto rapidamente. Ci si può prendere tutta la calma di questo mondo per bussare”
Il turn è un 3 che consegna il full house a Jouhan. Questa volta punta 50$ al di la della linea, quando nel piatto ci sono 74 dollari. Call della rivale, bella comoda con il poker floppato.
“L’azione al turn è abbastanza standard. Non mi sorprende la bettata dal grande buio e ne tanto meno il call dell’altra signora. Rilanciare qui è un rischio e nella maggior parte delle volte faremo scappare il nostro avversario. Ma Gina continua a regalare tell, uno dietro l’altro. Si vede che è emozionata per il poker chiuso e non fa niente per camuffarlo.”
Il river completa il board con 10 e dopo il check, Gina impiega diversi secondi prima di bettare 140$. “Il 10 è di per se una carta ottima per Gina, ma quest’ultima continua a regalare una sfilza di tell. Muove nervosamente le chips, le fa roteare in aria e traspare una spavalderia che sa di punto ben chiuso. Insomma una miniera gratuita di informazioni che possono aiutarci nella decisione”.
Alla fine Jouhan opta per il fold e arriva il commento finale di Little. “In effetti 140$ sono fin troppi da chiamare anche con full. Si perde da diverse combinazioni di mani e dunque il fold è la cosa più naturale. Gina onestamente, al di la dei tell regalati, ha sparato un size eccessiva. Ha messo 140 in un pot da 174 dollari, praticamente ha bettato il piatto. Il call al turn mette in allarme la rivale e l’importo scelto, dopo una “scenetta” al quanto opinabile, è una sorta di dichiarazione di grande forza“.
Ma più che l’aspetto meramente tecnico della mano, Jonathan Little pone l’accento sui tell che sono stati dati al tavolo. “Gina è come se avesse parlato. Non con la bocca, ma con il linguaggio del corpo dal flop in poi. Check frettolosi, troppo rigida in alcuni frangenti, per poi essere eccessivamente disinvolta con le chips in mano al river. Insomma tanti tell che se letti in maniera adeguata, rischiano di essere un danno per Gina nel lungo periodo“.
“Quando giocate, dovete regalare meno tell possibili ai vostri rivali. Indipendentemente dalla forza della vostra mano e del punto che avete chiuso. Il linguaggio del corpo racconta tante cose e se giocate contro players che studiano o che conoscono bene il Body Language, darete a loro un vantaggio abissale nei vostri confronti“.