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Chi è Juan Pardo Domínguez, lo spagnolo che ha vinto due High Roller EPT in 24 ore
Il Day2 del Main Event è in corso, ancora mancano 4 giorni al termine della tappa ma l’EPT Barcellona ha già una incredibile impresa che resterà negli annali.
Dopo neanche 24 ore dalla vittoria del 25.000$ Single Day High-Roller, lo spagnolo Juan Pardo Domínguez si è aggiudicato il 50.000$ Single Day High Roller per una doppietta che lascia di stucco nonostante il numero delle entries fosse inferiore a cento in entrambi i tornei (70 il primo, 76 il secondo).
Ma chi è l’autore della incredibile doppietta? Scopriamolo subito.
Chi è l’autore dell’incredibile doppietta in 24 ore agli High Roller EPT
Juan Pardo Domínguez è nato il 24 settembre 1993 in un paesino della provincia di Malaga e gioca a poker da quando è diventato maggiorenne.
Secondo l’archivio di risultati live Hendon Mob ha raggiunto i primi due in the money in carriera nel 2016, poi il vuoto fino agli acuti seriali dall’aprile dell’anno scorso, con un quinto e un secondo posto a due High Roller del PartyPoker Millions Barcellona, cui poi è seguita la vittoria nel 10.300€ 8-handed dell’EPT Montecarlo in cui ha lasciato i gradini più bassi del podio a Timothy Adams e Ryan Riess.
Ai campionati del mondo di Las Vegas Pardo arriva in piena fiducia e centra un prestigioso terzo posto al 10.000$ Heads-Up Championship, cui poi affianca altri tre in the money World Series.
Alle WSOP di quest’anno centra altri tre in the money ma soprattutto, in un mese secco a Las Vegas, dal 6 giugno al 6 luglio, trova quattro vittorie agli High Roller da 10.000$ di buy-in organizzati all’Aria.
Eppure, nonostante tutti questi bei risultati, l’incredibile doppietta in una giornata ha permesso a Pardo di raddoppiare il suo score live dal milione e mezzo che era: ora il quasi-26enne occupa la sesta posizione nella classifica spagnola dei torneisti più vincenti di sempre.
Il percorso online di Juan Pardo Domínguez
Il malagueno gioca anche online con il nickname ‘MalakaStyle’, su PokerStars il nickname è lievemente diverso (“Malaka$tyle’) ma le sue statistiche sulla room sono purtroppo occultate.
Subito dopo aver conseguito il diploma di laurea in Scienze motorie e dello Sport a Sevilla, Juan si è trasferito a Cardiff nel Regno Unito per poter giocare a poker professionalmente senza i limiti imposti dalla chiusura del mercato spagnolo dell’epoca, la stessa strada percorsa anche da tanti giocatori italiani.
I suoi grafici di gioco su altre reti comunque confermano la sua propensione agli eccessi. In particolare impressiona il suo grafico su PartyPoker prima che il circuito entrasse nella liquidità condivisa (a proposito, c’è una petizione per l’ingresso dell’Italia in corso, firmala subito!):
Come si può vedere i due megashot sono stati seguiti da uno swing che sembra inarrestabile, anche se il campione di tornei è davvero esiguo per poter trarre delle conclusioni.
La formazione pokeristica di Juan si è perfezionata soprattutto ai tavoli online, come dimostra anche una propensione allo studio prettamente da grinder: in una intervista al sito ‘MalagaHoy’ lo spagnolo ha detto di fare review e studiare strategia praticamente ogni giorno.
Un mindset da provetto poker pro
Nella stessa intervista Pardo ha rimarcato la natura meritocratica del poker: “E’ un gioco statistico e matematico, vince di più chi studia di più e ha più talento. Richiede attenzione al dettaglio, studi e sforzi”
Ma ha anche rivelato di essersi emozionato parecchio quando si è trovato al Tavolo Finale con Arturo Vidal e Gerrard Piquè:
“Seguo il calcio e avere al tavolo i miei idoli è stato un lusso perchè ho potuto parlare e giocare con loro. La compagnia di entrambi è stata davvero piacevole anche se Piquè era davvero nervoso dopo aver perso l’heads-up, ci teneva davvero tanto a mettere in bacheca un trofeo che non aveva mai vinto”
Non che poi gli sia mancata la lucidità al tavolo: come ha detto ai colleghi di PokerNews dopo la seconda vittoria, lo spagnolo ha continuato a cercare di prendere una decisione migliore alla volta, senza farsi influenzare da fattori esterni al gioco giocato.
Questo è il miglior atteggiamento possibile al tavolo verde. Non sempre per la verità paga, ma non è stato questo il caso. Tutto lascerebbe credere che risentiremo parlare di Juan Pardo molto presto; e anche a lungo.
Foto by PokerNews