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Cosa ha fatto Dario Sammartino dopo il secondo posto al Main Event WSOP?
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Il secondo posto di Dario Sammartino al Main Event WSOP è ancora negli occhi e nei cuori di tutti noi appassionati italiani.
Un mese e mezzo dopo, all’EPT Barcellona, per Dario è arrivato il momento della prima uscita pubblica da vice-campione del Mondo.
I colleghi di PokerNews lo hanno prontamente intercettato per una video-intervista in cui si sono fatti raccontare l’ultimo mese di Dario: come al solito, l’azzurro è stato un fiume in piena e ha parlato a cuore aperto senza troppi filtri. Dalla super-festa insieme al campione Hossein Ensan ai 5-6 chili presi nell’ultimo mese, ecco cosa ha detto Dario.
La festa con il campione
Dario ha infatti confermato a Sarah Herring di aver festeggiato il secondo posto al Main Event WSOP all’Omnia di Las Vegas insieme al tedesco di origine iraniana che lo ha sconfitto in heads-up, che nel corso del torneo è diventato molto più di un amico.
“Non credo sia mai successo che i protagonisti del testa a testa conclusivo del Main Event abbiano festeggiato assieme! – esclama l’intervistatrice.
Dario spiega che la serata ha avuto qualche problemino parlando di vero e proprio ‘furto’ senza troppi giri di parole.
“Eravamo tutti un po’ ubriachi, Hossein ha deciso di ordinare qualche bottiglia da sei litri di Dom Perignon giusto mezz’ora prima che l’Omnia chiudesse, quando in pratica era impossibile riuscire a finirle! 50 mila euro di champagne e lui che parla inglese peggio di me a cercare di ragionare con lo staff”
Per Dario le discoteche di Las Vegas hanno una attenzione al cliente molto diversa da quelle italiane:
“Non vogliono che tu sia nella comfort zone e che ti diverta, no: se sanno che hai i soldi vogliono solo rubarteli. Prima di giocare a poker lavoravo nelle discoteche, so come funziona, ma in Italia le cose non funzionano così”.
La magia della famiglia
Conclusa la trasferta di Las Vegas, Dario è tornato nella sua Napoli e ne ha approfittato per godersi la vita in famiglia:
“Dopo il torneo tutto quello che volevo era stare in vacanza con gli amici, la famiglia, andare in spiaggia, leggere qualche libro e mangiare tanto cibo, classic italian style – ride – Inoltre nella mia famiglia cucinano tutti benissimo, guardami, sono ingrassato almeno 5-6 chili in un mese!”
Quando l’intervistatrice ribatte che li perderà presto Dario ha la risposta pronta:
“Se starò a giro sì, in Italia è molto difficile! Ho passato tutti i pasti con la mia famiglia, non ho fatto molto altro… Del resto cosa puoi fare dopo aver vinto sei milioni?”
Obiettivo: giocare quello che più piace, swingare poco
E’ a questo punto che Dario svela i suoi progetti pokeristici:
“Pokeristicamente parlando, dopo aver vinto sei milioni voglio solo giocare quello che mi piace e non voglio swingare troppo, non voglio giocare Super High Roller o tornei di quel tipo”.
Dario continuerà quindi a essere presente ai principali appuntamenti pokeristici, ma tenendosi alla larga dai tornei più costosi.
Del resto già durante la scalata al Main Event WSOP aveva spiegato che quella atmosfera, in cui tutti vedono gli altri come avversari ancora prima che persone, proprio non gli piace.
Il contrario invece gli succede con lo Short Deck, la nuova variante di poker col mazzo ridotto a 36 carte: all’evento High Roller EPT dedicato alla variante gli è toccato la poco onorevole parte del bubble-boy.
“Lo Short Deck mi piace molto e credo di essere davvero bravo, questi eventi li giocherò!”
Senza paura di decidere
Incalzato dalle domande, Dario parla poi della presa di decisioni che è alla base del poker. Sul tema il napoletano ha postato più volte su Instagram e il suo pensiero è sicuramente affascinante:
“Molte volte dobbiamo prendere delle decisioni, non so quante ne prendiamo ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Spesso le persone non decidono consciamente, quindi è importante non essere spaventati dalle decisioni: che si rivelino giuste o sbagliate le decisioni che prendi ti insegneranno comunque qualcosa, quindi non essere spaventato e decidi, nel poker come nella vita”
“E’ successo anche a te al main event, hai imparato qualcosa? – gli chiede la giornalista.
“Ho imparato tantissimo, sono cresciuto tantissimo, non solo per il poker ma proprio per la vita reale, mi sento completo, mi sento meglio, ovviamente non solo per i soldi, quelli sono importanti ma ci sono tante altre cose che contano di più”
La video-intervista in inglese
Per vedere Dario alle prese con l’inglese schiaccia play nel riquadro sotto.