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Il bluff perfetto di Julien Martini in Triple Barrel contro Rivera al PSPC
Manca poco meno di un anno al prossimo PokerStars Players NL Hold’em Championship ma già si respira grande aspettativa per questo imperdibile evento internazionale, annunciato all’ultimo EPT di Barcellona.
Molti italiani per esempio hanno già puntato il Platinum Pass dell’IPO sloveno in programma a ottobre. Per ingannare l’attesa, andiamo ad analizzare una bella mano che risale al mese di gennaio, quando il primo PSPC si consumò alle Bahamas.
Ricostruiamo il tutto… Siamo nella 19esima mano del final table. Abbiamo sei giocatori left al tavolo e 5,1 milioni di dollari per il vincitore in palio. Il chip leader è il francese Julien Martini, mentre il più short è Marc Perrault e ha solo tre bui nello stack. Considerate che alla prossima eliminazione il premio sale di 300.000 dollari.
I bui sono 150.000/300.000 con 300.000 di big blind ante. Martini apre a 600.000 da UTG con Q5. Marc Rivera, secondo in chips, chiama da SB con QQ.
Flop 767. Rivera checka, Martini punta 600.000 con la sua Q e Rivera chiama.
Turn 3. Rivera check-calla ancora da buono. Martini stavolta punta 2.325.000.
River 6. Rivera checka per l’ultima volta su un board molto insidioso. Martini pusha. Rivera con 5.275.000 dietro usa due time extensions prima di foldare!
L’analisi della mano
Diciamo che lo spot si annuncia subito interessante con quel Q-5 raisato da UTG. Il leader Martini giustamente vuol mettere pressione al tavolo e lo fa bene. Lo scalino da 300.000$ fa gola a tutti.
Rivera si limita a chiamare con una mano forte come Q-Q preflop e forse qua commette il primo errore, anche se è comprensibile in queste situazioni il pot control. Rivera ha circa 30 bui di stack e contro un range fatto da ‘any two cards’ bisognerebbe forse aggredire di più, senza rischiare di subire un board difficile. Che fare se casca un A o un K?
Comunque sia, Rivera decide di lasciar spingere Martini anche al flop. Al turn però potrebbe essere conveniente lo shove per Rivera che dovrebbe proteggere la sua coppia alta prima o poi. Non lo fa probabilmente per l’ICM: sbattere contro un trips sarebbe un disastro.
Per quanto riguarda Martini, l’aggressione è sensatissima su tutte le strade. Con gutshot ha anche un po’ di equity contro un range che comprende soprattutto pocket pairs.
Il river è interessante. Rivera spera di andare gratis allo showdown ma Martini non ha intenzione di fargli favori. Su qual board considerate con cosa potrebbe chiamare Rivera. Full e quads sicuramente, ma 6-6 o 7-7 non sono molto probabili. Colori? Forse con un A.
Martini con il suo ampio range invece potrebbe aver facilmente centrato molte cose. Ecco perché ha un grosso vantaggio al river. Inoltre ha un 5 e una carta a fiori che bloccano alcune combo di nut a Rivera. Insomma, per molti versi è lo spot perfetto per un three-barrel bluff.
Va detto anche che Rivera ci ha pensato a lungo. Il suo era un ottimo spot per far bluffare Martini ma i premi erano troppo ghiotti per giocarsele tutte su quel board…
Grazie a PokerNews per le foto del PSPC
Per la cronaca Martini poi è arrivato secondo incassando 2.974.000 dollari. Rivera si è piazzato subito dietro: terzo per 2.168.000$. Probabilmente ricorderete che il campione in carica è lo spagnolo Ramon Colillas. Sicuramente rivedremo a Barcellona nel 2020 alcuni di questi protagonisti. Ripertersi però sarà molto dura.