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Innamorati di questo check/raise al river di Chiwdick
Stephen Chidwick non è solo uno dei più forti giocatori al mondo, ma sta vivendo anche un momento di forma a dir poco strepitoso. Il britannico, già eccellente in passato, nel 2019 ha ulteriormente fatto un level up tecnico spaventoso. Non a caso nell’anno in corso è uno dei giocatori più vincenti nel panorama del poker live. E a testimoniare l’ottimo momento dell’inglese, ci pensa anche un suo collega come Sam Greenwood.
Proprio ieri, abbiamo riportato le dichiarazioni del canadese che ha voluto rispondere a chi accusava i tornei high roller e super high roller di essere maledettamente noiosi. Come esempio Sam ha riportato una mano dell’ultimo Super High Roller Bowl giocato a Londra, precisamente nella mano in cui Stephen Chidwick strappa di forza un pesante pot a Christoph Vogelsang. Oggi analizzeremo a fondo questa mano.
Scontro fra titani
Come detto ci troviamo al Super High Roller Bowl di Londra e il torneo da 250.000 sterline di buyin non ha avuto un grande successo numerico. Appena 12 infatti i paganti, ma con una qualità pazzesca nel field. A quattro left e con soli due premi, ecco la mano che attira l’attenzione di tutti.
Apre Christoph Vogelsang dal bottone a 24.000 con A 5 e difende dal grande buio Stephen Chidwick con A 2 . Il flop 3 2 J induce l’inglese al check/call dopo la bet del tedesco a 16.000 gettoni. Si passa al turn quando nel pot ci sono già 98.000 pezzi. In quarta strada scende Q e ancora una volta il britannico opta per il check.
La parola torna a Vogelsang che spara la seconda cartuccia a 70.000 chips. Chidwick ci pensa alcuni secondi e poi calla di nuovo. Si passa al river con 238.000 fiches a comporre il piatto. Insomma un pot che si fa interessante, considerando che mancano appena due eliminazioni allo scoppio della bolla.
Il capolavoro di Chidwick
In quinta strada si manifesta un 10. Terzo check di Stephen e per la terza volta il tedesco prende l’iniziativa. Questa volta la sua bet è pari a 155.000, mentre il suo stack residuo è di 888.000 gettoni. L’inglese dall’altra parte ha 496.000 pezzi complessivi a comporre il suo stack e questa volta decide di piazzare un raise a 400.000.
Una mossa incredibile e che da un lato lo committa, visto che restano appena 96.000 pezzi dietro. La palla adesso torna al tedesco, il quale pare davvero in difficoltà dopo il check/raise del rivale. Alla fine Vogelsang passa la mano e dai microfoni i commentatori esclamano: “unbelievable Stephen“.
E voi cosa ne pensate della mano del britannico? E della condotta del tedesco? Fateci sapere.
La mano in grafica