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L’analisi di Ana Marquez sullo hero-call da cineteca di Melanie Weisner
Polarizzarsi eccessivamente potrebbe portare nausea, senso di vertigini, stordimento, palpitazioni…E far perdere anche dei bei soldoni.
La differenza tra questa rima abbastanza infelice e la triple barrel in bluff di Kathy Liebert contro Melanie Wesner risiede nel fatto che la giocata della statunitense è stata fatta volontariamente.
Tre pallottole una in fila all’altra che Melanie schiva abilmente portandosi a casa un bel piattone con un hero call mica da ridere.
Il tutto è accaduto in live streaming a Poker After Dark, il consueto appuntamento col cash game su PokerGo, ma ora basta preamboli e passiamo all’action…
Lo spot nel dettaglio
SITUAZIONE: Cash Game High Stakes, Blind 100/200, straddle 400$ – Apre Melanie Weisner da early a 1.000$ e 3-bet 2.900 per Kathy Liebert da CO, chiama Melanie.
FLOP: 8 6 7 (pot 6.500$)
Bet a 3.000$ di Kathy, chiama Melanie.
TURN: K (pot 12.500)
Bet a 7.000$ di Kathy, chiama Melanie
RIVER: 5
All-in per 21.000$ di Kathy, Melanie tanka e chiama.
Kathy Liebert: A 10 45K
Melanie Weisner: Q Q 120K
L’analisi di Ana Marquez
In un recente video pubblicato sul canale YouTube di 888poker, la pro spagnola Ana Marquez ha analizzato lo spot strada per strada:
FLOP: E’ uno dei flop migliori per c-bettare, dal momento che la Liebert ha anche due blocker importanti. Allo stesso modo il call di Melanie è piuttosto standard.
TURN: Per Kathy è un ottimo turn perché rientra nel suo range ed è la carta su cui puntare. Melanie non può esimersi dal chiamare anche se non è felicissima…Personalmente l’action di Kathy mi piace perché oltre ad avere ottimi blocker ha una texture che si presta anche a una terza barrel in bianco. Il motivo è che ha molto più spesso valore che bluff in una circostanza del genere, rendendo la vita più difficile a Melanie.
RIVER: Melanie in realtà spera in una carta che non complichi troppo la situazione, ma quel Cinque in realtà le semplifica la vita. Il range di Kathy è molto polarizzato quando sceglie di puntare quella size: con un Kappa avrebbe probabilmente scelto una size inferiore per estrarre valore e non ha troppe scale nel range. Piuttosto sarebbe stato meglio andare direttamente all-in invece che lasciarsi 14K dietro.
Dal punto di vista di Melanie in teoria sarebbe un fold, ma Melanie conosce Kathy e sa che è capace di fare queste mosse. Diciamo che la maggior parte dei giocatori in questo spot non ha un range di bluff, quindi la situazione in sé non è affatto semplice da gestire anche se la storia raccontata da Kathy non sembra essere troppo convincente.
Tuttavia è importante sottolineare come, sebbene la size scelta non mi sia piaciuta, avere dei blocker – in questo caso il 10 per la combo nut 10-9 ndr. – sia fondamentale per effettuare un buon bluff. Il fatto che poi abbia parlato nel corso della mano potrebbe aver aiutato Melanie nella decisione: quando sento qualcuno parlare in circostanze analoghe lo associo sempre a una forma di debolezza.
E voi avreste chiamato al posto di Melanie Weisner? Scrivetecelo sulla nostra Fanpage!