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Chip leader per errore? La mano che ha lanciato Szecsi all’EPT di Praga
C’è un ungherese che in queste ore sta dominando l’EPT di Praga e la cosa strana è che il suo rush ha avuto inizio con una banale svista preflop in un piatto non rilanciato…
Ricostruiamo subito quel che è successo a Norbert Szecsi nel Main Event ceco. Per farlo torniamo al Day 4 di ieri, dove si è consumato quello che lo stesso Szecsi definisce “un bel incidente” ai colleghi di PokerNews.
Szecsi a un certo punto si trovava seduto con uno stack di quasi 2 milioni a bui 8,000/16,000/16,000. L’ungherese Szecsi spilla 33 e accenna un rilancio preflop. Non si è accorto però che il canadese Philipp Zukernik alla sua destra doveva ancora fare azione: “Non mi ero accorto che stava pensando“. Cose che capitano e che possono però dar vita a dinamiche particolari…
Dunque si torna indietro con l’action e Zukernik decide di limpare… Szecsi rilancia perciò a 35.000. Zukernik risponde con 130.000! Qui le cose si fanno davvero interessanti. Szecsi chiama in posizione. Si gioca per circa 90 bui effettivi. L’ungherese è ottimista: “Avevo un buon feeling“.
E in effetti il flop recita 873. Zukernik fa ancora 130.000, Szecsi rilancia a 350.000 con il bottom set: “Gli facevo una mano forte dopo quell’action preflop“. Zukernik chiama.
Turn: 4. Zukernik checka, Szecsi fa una piccola puntata di 225.000 e Zukernik chiama. Sentiamo ancora Szecsi: “Ero certo di essere avanti a overpair o flush draw. Potevo perdere solo da un colore già chiuso, in quel caso sarebbe stato un cooler“.
River: 8. Zukernik checka per l’ultima volta, Szecsi non può far altro che pushare per circa metà del pot rimasto. Zukernik chiama (per 700.000) con AK ed è out al 31° posto. Del resto difficilmente poteva avere 7-7 o 8-8 dopo l’action preflop, secondo Szecsi. Al massimo poteva avere il colore migliore.
Che ne pensate del colpo? Il dettaglio della distrazione preflop è stato importante nell’economia della mano oppure no?
Szecsi ammette che si è creata una situazione ideale per lui: “Non sarebbe mai andata così questa mano se non mi fossi distratto preflop“. Secondo voi cosa sarebbe successo? Zukernik avrebbe potuto salvarsi?
Di certo Szecsi si è presentato poi al Day 5 da dominatore del count con quasi 200 bui. “Non mi era mai successo nulla di simile. Il timing è stato perfetto“.
Ora stiamo a vedere come finirà questo Main di Praga pieno di sorprese. L’ungherse Szecsi sogna la picca milionaria da mettere accanto ai suoi due braccialetti WSOP vinti nel 2013 e 2018. Szecsi, tra l’altro, è terzo nella Money List del suo Paese. Nel mirino ha il primato di ungherese più vincente di sempre che al momento spetta a Marton Czuczor.