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Le migliori Final Table Performance del 2019
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Dalle nomination per il “Global Poker Awards” dell’anno passato, arriva un poker di splendide vittorie che rappresentano la categoria del “Final Table Performance“, ovvero la migliore prestazione per un giocatore nei vari tornei live in giro per il mondo.
Quattro poker player che certo hanno lasciato il segno nella scorsa stagione, da Bryn Kenney (il giocatore di poker più vincente al mondo) a Alex Foxen. Da Phil Hui a Hossein Ensan, che vediamo in questa lista con un pizzico di rammarico, visto che soltanto per un soffio al suo posto sarebbe potuto esserci il nostro Dario Sammartino.
Ma vediamole nel dettaglio queste quattro nomination, ripercorrendo con la memoria la loro splendida cavalcata verso la vittoria del torneo in cui di cui si sono resi protagonisti.
La vittoria di Hossein Ensan al Main Event WSOP 2019
Alzi la mano chi non si ricorda perfettamente il final table del main event WSOP dell’anno scorso. Eravamo tutti lì, incollati allo schermo del computer per avere informazioni sul risultato più grande mai ottenuto da un giocatore italiano ai campionati del mondo per eccellenza.
Dario Sammartino ci ha regalato emozioni intense che per un attimo hanno fatto dimenticare tutte le problematiche che il poker ha dovuto affrontare in questo ultimo periodo. Era il sogno che stava per diventare realtà: un italiano sul tetto del mondo. E che italiano per giunta. Non a caso proprio Sammartino era considerato uno dei favoriti per questo Final Table, certamente il più preparato e quello con più esperienza.
Ma poi è sbucato lui, Hossein Ensan. Arrivato al tavolo con un margine di chips enorme, a tre left aveva addirittura il 63% delle chips in gioco. Sembrava fatta. Ma non aveva fatto i conti con Dario, tornato prepotentemente in gioco durante la fase a tre giocatori left. Eliminato Alex Livingston in terza posizione, quello che è mancato a Dario nell’Head’s Up finale è stato quel pizzico di fortuna necessaria, cosa che invece ha per suo stesso dire, avuto Ensan.
Ma allora perchè non c’è Dario Sammartino in questa nomination? Perchè alla fine ha vinto Ensan. Che ha fatto in effetti un gran bel torneo. E perchè nessuno può pensare di vincere, senza anche una buona dose di fortuna. Basterà per essere decretata come la migliore performance live del 2019?
La vittoria di Phil Hui al Poker Players Championship delle WSOP
Ancora un torneo “mondiale”, probabilmente il più difficile dell’intero palinsesto WSOP in quanto a field, visto che parliamo di un mixed 10-game (quello che una volta era l’H.O.R.S.E. e che oggi invece comprende ben 10 diverse varianti) che solitamente è frequentato dai migliori giocatori al mondo della disciplina.
Phil Hui ha avuto la meglio su nomi prestigiosi, puntando su una delle sue qualità principali che è la costanza e la pazienza. Imparata forse nei tantissimi tornei low buyin che da comunque da sempre hanno fatto parte della sua schedule live, malgrado vantasse già prima di questo un altro braccialetto WSOP (nel 2014 in un torneo Omaha Hi/Lo).
Il duello finale con Arieh è stato un testa a testa spettacolare, durato decisamente a lungo e con alternanza continua al comando. Per quanto rivelato dallo stesso Hui, sentiva di avere fin troppa “edge” di vantaggio nei giochi limit, tanto che probabilmente ha giocato un po’ troppo conservativo in alcune occasioni nelle varianti “no limit”.
Fatto sta che nell’ultimo livello di gioco il vantaggio si è pian piano consolidato con i giochi Stud e Omaha Hi/Lo, per poi coronare il successo di Phil nella fase 2-7 Triple Draw. E in un gioco con così tante varianti, giochi così diversi e strutture così profonde, direi che la vittoria è quasi sempre più che meritata.
Alex Foxen e la sua vittoria al WPT
Questa vittoria al WPT Five Diamond World Poker Classic gli è valsa non solo la nomination come miglior performance dell’anno, ma anche la prima posizione nel Global Poker Index del 2019. Cosa che tra l’altro è un “back to back” clamoroso visto che aveva vinto questa speciale classifica anche l’anno precedente.
Insomma, parliamo di uno dei migliori giocatori del pianeta al momento. Che ha avuto la meglio in questo caso su altri poker player di tutto rispetto come Jonathan Jaffe e Seth Davies tra gli altri del final table. Anche se nelle interviste del dopo match, il giocatore che più lo ha colpito al tavolo è stato proprio il suo ultimo avversario finale: Toby Joyce.
Parole di circostanza e forse veritiere, anche se di fatto il gioco già da quattro left ha visto Foxen nettamente avanti con oltre metà delle chips in gioco in suo possesso, e un rapido avvicinamento alla vittoria finale dominando di fatto l’ultima fase di gioco.
Bryan Kenney al Super High Roller in Montenegro
Kenney è il giocatore di poker più vincente al mondo al momento, primo nella money list all time. E non stupisce visto che ormai lo vediamo protagonista in praticamente tutti gli High Roller che troviamo in giro.
La sua trasferta in Montenegro durante il maggio scorso, la si potrebbe così riassumere così: due High Roller giocati, due vittorie e oltre tre milioni di dollari portati a casa. Easy Game.
Uno di questi, è appunto quello che gli vale la nomination per la categoria “migliore performance live” per il Global Poker Awards.