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il 15 Mar 2020

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Gianluca Marcucci che gesto: trasforma il suo Hotel in ospedale da campo a Bergamo

Gianluca Marcucci che gesto: trasforma il suo Hotel in ospedale da campo a Bergamo

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Nella terribile situazione del Coronavirus che sta colpendo l’Italia e soprattutto il Nord del nostro paese, ecco che arriva una storia bella. Una di quelle che trasudano umanità e amore verso il prossimo. Gianluca Marcucci proprietario dell’Hotel Bes di Bergamo ha deciso di trasformarlo temporaneamente in un ospedale, per dare respiro agli altri ospedali della zona ormai al collasso.

Per chi non conoscesse Gianluca Marcucci, stiamo parlando di uno dei giocatori della primissima ora nel panorama del poker live italiano. Con il nick “The Bear” per diversi anni ha preso parte a tornei a livello nazionale e anche internazionale, con alcune presenze nelle World Series di Las Vegas.

Ma ovviamente il poker non è mai stato il suo lavoro principale, visto che con la sua famiglia gestisce una serie di catene di Hotel a Roma (la sua città natale) e nel resto di Italia. Fra questi c’è anche il Bes di Cologno al Serio nella provincia bergamasca. Ultimo acquisto della sua scuderia, l’Hotel a cose normali doveva essere inaugurato 20 giorni fa. Poi il Coronavirus ha fatto saltare tutti i piani.

 

L’idea di Marcucci

Con l’obbligo della chiusura dell’Hotel a seguito del decreto del governo, Gianluca Marcucci non si è perso d’animo. Assieme alla sorella ha deciso di mettere a disposizione la struttura come ospedale provvisorio. Ovviamente non sarà destinata per coloro che affollano le terapie intensive a causa del Coronavirus, ma verranno indirizzati nel suo “Hotel/Ospedale” gli altri degenti.

Ovvero tutti quei pazienti che si trovano negli ospedali per altri motivi e le cui condizioni non sono gravi per affrontare uno spostamento del genere. Così si facendo si avrebbero almeno due effetti importanti. Liberare altri posti letto della Bergamasca ormai al collasso e prevenire anche la possibile diffusione del virus, allontanando pazienti “sani” dagli stessi ospedali.

Come si evince dalle tremende cronache di questi giorni la zona di Bergamo è il più grande focolaio attivo. Un numero altissimo di contagiati, terapie intensive ormai prossime al collasso, oltre 300 deceduti nell’ultima settimana, carri funebri in coda nei vari cimiteri e in quello di Bergamo tumulazioni ogni 30 minuti. Una guerra in pratica.

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Fino a 200 posti letti

Gianluca Marcucci, da sempre animo nobile e molto attento al sociale, ha deciso di contattare i responsabili regionali per la sanità e con loro sembra aver trovato la quadratura del cerchio, come ammette Gianluca nell’intervista a “la Repubblica“:

Al momento noi siamo pronti e in attesa di capire chi dovremo ospitare. Ho fatto presente che il mio staff ci mette l’anima, ma non ha competenze mediche, quindi potremo accogliere solo pazienti che richiedano un’assistenza per così dire leggera e non malati infettivi. Penso per esempio a chi è ricoverato in ortopedia”. 

Possono essere ospitati un centinaio di pazienti “non gravi”, ma secondo Gianluca se ci fosse ancora bisogno il raggio potrebbe allargarsi fino a 200 posti letto. “Abbiamo ampi spazi da sfruttare e non ci tireremo certo indietro. L’idea è quella di mettere in piedi un vero e proprio ospedale da campo. Il mio gesto? Un piccolo aiuto e se anche gli altri “colleghi” possono fare lo stesso allora diventerà un grande aiuto a tutta la comunità“.

Non sappiamo come e quando finirà questa sorta di apocalisse, ma passateci il termine: “Nice Hand Gianluca“. L’Orso ha dimostrato ancora una volta di avere un cuore grande.

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