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Atlantic City: torneo annullato e il player beffato denuncia il casinò
Per la prima volta nella storia, un giocatore potrà fare causa ad un casinò per l’annullamento di un torneo live, dopo che lo stesso giocatore aveva raggiunto Atlantic City per prendere parte all’evento da 150.000 dollari garantiti. Un parere storico e che potrebbe fare giurisprudenza, quello della corte di appello del New Jersey.
Michael Bandler ha viaggiato dal Vermont ad Atlantic City per giocare in un torneo di poker al Golden Nugget nel 2015. Ma una volta raggiunto il casinò, la direzione di gioco vista la bassissima affluenza ha deciso di annullare l’evento.
L’uomo non ha digerito la decisione e dopo ben 5 anni di battaglie, che in un primo momento sembravano non dare speranze, ha trovato il parere positivo della Corte d’Appello per procedere con una causa nei confronti del Golden Nugget.
I fatti
Tutto risale al 2015, quando il poker live non conosceva ostacoli dal punto di vista pandemico e gli eventi dal vivo si susseguivano senza sosta. Il torneo in questione al Golden Nugget prevede un montepremi garantito di 150.000 dollari e così il buon Michael Bandler parte dal suo Vermont e giunge ad Atlantic City.
Qui la cosa appare poco chiara. Dopo 5 anni non si è ancora capito se l’evento è stato annullato prima dello shuffle up and deal, oppure se lo stop si è materializzato quando il torneo era già in corso. Sarebbe un passaggio importante da capire, ma misteriosamente dopo quasi un lustro non si è arrivati ad una versione ufficiale in questo senso.
Sta di fatto che Bandler non ha gradito e subito si è mosso attraverso vie legali per ottenere sia un risarcimento economico per i costi di viaggio e alloggio, oltre che per quelli morali. Insomma un danno importante a suo modo di vedere ed dopo 5 anni è sempre intenzionato a dare battaglia al Golden Nugget.
Ha sostenuto che le leggi sulla frode dei consumatori sono state violate a causa della pubblicità ingannevole che circonda il torneo.
La difesa del Casinò
Il Golden Nugget in questi anni si è sempre difeso asserendo che sulla locandina del torneo, così come nello schedule dell’evento stesso, fosse presente una postilla. Tale postilla riguarda la possibile cancellazione dell’evento da parte della direzione gioco, nel caso non fosse stato raggiunto un numero minimo di players allo start del torneo.
Non solo, ma il Casinò ha asserito che il caso fosse di competenza dell’ente che regola i giochi nello stato del New Jersey e non dei tribunali. La commissione gioco ha dato ragione al Golden Nugget, ma nei giorni scorsi la corte di appello del New Jersey ha ribaltato tutto.
La motivazione della Corte di Appello
Dopo 5 anni di tira e molla, fra il Golden Nugget e Michael Bandler, arriva il parere della Corte di Appello che capovolge la situazione. Il giocatore ha diritto di muovere la causa nei confronti del casinò e a breve potrà tenersi un processo per stabilire chi ha ragione o meno. La motivazione della Corte è la seguente:
“La postilla presente sulle locandine e su tutte le piattaforme di pubblicità, riportata in minuscolo, parla di un diritto di cancellazione del torneo da parte dell’organizzazione. Ma non specifica la possibilità di annullare il torneo a causa di un numero limitato di giocatori. L’omissione di suddetta parte è un buon motivo per accettare la richiesta di processo della parte accusatrice”
Un parere storico e che per la prima volta accade nel mondo del poker. Il processo si terrà nei prossimi mesi e in caso di sentenza favorevole al giocatore saremo di fronte ad un evento epocale che farà giurisprudenza sotto questo profilo. Non resta che attendere.