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il 7 Ago 2020

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Virtual Heads Up Vol. 7: Vanessa Selbst 2014 – Annette Obrestad 2007

Virtual Heads Up Vol. 7: Vanessa Selbst 2014 – Annette Obrestad 2007

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Donne sesso debole? Di sicuro non nel poker.

Dopo aver vissuto il confronto tra il nostro Filippo Candio del 2010 e Dan Harrington versione 2004, oggi andiamo ad assistere alla sfida tra due donne che hanno fatto (e stanno facendo) la storia del Texas Hold’em, sia dal vivo che online.

In un angolo, Vanessa Selbst: newyorkese classe ’84, regular delle partite cash game high stakes, torneista straordinaria, tre volte braccialettata  e due volte vincitrice di EPT, con numerosissimi piazzamenti a premio in tornei dall’elevato buy-in a partire dal 2006, che nel 2014 ha forse vissuto (finora) il suo anno di maggiore splendore; dall’altra parte Annette Obrestad, norvegese classe 1988, che – in particolare agli inizi della propria carriera- ha battuto ogni record di precocità, divenendo campionessa del mondo alle WSOPE nel 2007, a soli 19 anni.

DISCLAIMER: Come nel calcio risulta IMPOSSIBILE stabilire chi sia il migliore tra Maradona e Messi (fondamentalmente per epoche e avversari diversi), anche nel poker risulta infattibile definire in senso assoluto chi sia più forte tra un giocatore di molti anni fa ed uno attuale. Avversari, tattiche di gioco, strumenti a disposizione risultano incredibilmente mutati e differenti: va precisato pertanto che il “Virtual Heads-Up” è solo un gioco, per ridere, discutere, confrontarsi e divertirsi! Non ce ne vogliano le fazioni di questo o quel player che non ottiene i risultati sperati!

 

 

 

Vanessa Selbst 2014

Vanessa Selbst, newyorkese di Brooklyn, fin da giovane si è tolta grandi soddisfazioni dal punto di vista scolastico: Dopo essersi diplomata, ha frequentato e poi si è laureata alla Yale University. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche, Vanessa continua la sua formazione alla Yale Law School, dov’è tuttora iscritta e sta pianificando una carriera nel ramo dei diritti civili.

La sua carriera pokeristica inizia nel 2006, quando ha la possibilità di applicare il suo intuito e la sua intelligenza al gioco delle due carte, cogliendo subito un tavolo finale WSOP alla sua prima partecipazione, che gli ha permesso di costruire un bankroll e muoversi nel mondo pokeristico con grande sicurezza.

Dopo poco tempo entra a far parte del Team Pro di Pokerstars, e alterna risultati straordinari live ed online, alternando una grande aggressività ad una ottimizzazione delle scelte dal punto di vista matematico.

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Il 2014 risulta essere un anno di grande gloria per Vanessa Selbst. Non che i precedenti non lo fossero stati (dato che nel 2012 vince un braccialetto nel 2500$ 6-handed,nel 2013 due side EPT ), ma l’annata si apre con uno strepitoso terzo posto al Super High Roller del PCA dietro al tedesco Quoss e all’americano Dan Shak, che le frutta oltre 750 mila dollari di premio. Dopo due piazzamenti a Sanremo in primavera (seconda al side Omaha da 5000€ e ITM al 2200€), in estate torna a brillare conquistando il braccialetto WSOP nel difficilissimo 25.000 Mixed Max No Limit, battendo in HU il temibile Jason Mo.

Un terzo posto WPT e un altro ITM a dicembre all’EPT di Praga suggellano un’annata da incorniciare per la scatenata newyorkese, che ad oggi è una delle più temute a qualsiasi partita cash o a qualsiasi tavolo torneistico.

Annette Obrestad 2007

Di Annette si è detto di tutto e di più, ma per chi si fosse avvicinato al poker negli ultimi tempi, riepiloghiamo la storia incredibile di questa ragazzina.

Nata in Norvegia nel 1988, da piccola è una campionessa di bowling, disciplina che la porta a misurarsi con tanti rivali anche a livello competitivo. All’età di 15 anni, Annette si apre un account online con il nickname “Annette_15”. Da minorenne, però, le è vietato il deposito, così decide di giocare solamente tornei freeroll. Dopo qualche mese, a suon di piccolissimi incassi uno dopo l’altro, la Obrestad riesce a costruirsi un portafoglio consistente senza aver mai depositato un solo euro. Addirittura, nel 2006, partecipa alle WCOOP di Pokerstars e coglie un clamoroso settimo posto per un premio di 163 mila dollari. E sarebbe stato solo il primo piazzamento di una carriera – in rete – sfolgorante.

Arriva poi il 2007, anno che le cambia definitivamente la vita: dopo lunghe riflessioni, la diciannovenne Annette decide di partecipare al Main Event WSOPE di Londra, che affronta con una aggressività fuori dal comune. Annette mette in fila 361 contendenti e porta a casa un premio di 1 milione di sterline, diventando la campionessa del mondo più giovane di sempre.

La Obrestad ha spiazzato tutto il field col suo stile iper aggressivo, fatto di continue 3bet e 4bet, sia fuori che in posizione, generando dinamiche di gioco sconosciute ai più. Il secondo posto all’EPT nel mese successivo, addirittura, è considerato da tutti una sconfitta, dopo un torneo in cui ha letteralmente sbaragliato la concorrenza.

Annette, dopo qualche anno ai vertici del poker mondiale, oggi risulta un po’ defilata dalla competizione, ma quel 2007 sconvolgente ha ridisegnato le dinamiche del poker mondiale.

L’Heads Up Virtuale

E’ un puro coinflip quello tra Selbst 2014 e Obrestad 2007: da una parte la matematica pura e le scelte probabilistiche costantemente corrette, dall’altra una aggressività paurosa, quasi impossibile da arginare.

Non riusciamo a vedere una vincitrice in questa sfida tutta rosa: per noi il risultato finale è 2-2.

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