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Un hero fold evitabile? Carlos Mortensen al WSOP Main Event 2013
Un hero-fold, nel poker, è un avvenimento così raro e particolare che lascia sempre degli argomenti di riflessione, giusta o sbagliata che sia stata la scelta di passare la gran mano che si aveva.
La discussione si accende ancor di più se a fare l’hero-fold è un campione del mondo: parliamo di Carlos Mortensen, e della mano che ha passato nel Main Event WSOP 2013 al day 6.
Un fold difficile
Siamo al day 6 del Main Event WSOP del 2013. I bui sono 30.000/60.000 con ante 10.000 , e ci sono una trentina di giocatori ancora in gioco a fronte dei 6352 partenti.
Al tavolo televisivo, lo spagnolo Mortensen (campione del mondo 2001) spilla K K e apre a 135.000, con uno stack di circa 3 milioni. Dal bottone fa call l’olandese Jorn Walthaus con 7 7 (il cui stack è di circa 8 milioni). Fa call, dallo small blind, anche Matthew Reed con K Q.
Flop:
J J 8
Reed fa check, così come Mortensen. Walthaus da bottone fa 215.000, Reed folda e Mortensen fa call.
Turn:
7
Mortensen fa check, Walthaus col suo full punta 510.000, ricevendo il call dello spagnolo.
River:
2
Mortensen fa check nuovamente, e Walthaus punta 975.000.
Mortensen va “into the tank”, mettendosi cioè a pensare, contare le fiches e ipotizzare, senza sapere bene il da farsi.
Prova anche (cosa insolita per lui) a interpellare l’avversario, che però è di ghiaccio.
Dopo qualche minuto, al tavolo viene chiamato il “clock” (azione che peraltro innervosisce Mortensen), e all’ultimo secondo l’ex campione folda.
Certo, un hero-fold corretto, per noi che vediamo le carte: ma come giudicate la condotta di gioco dello spagnolo? E circa il rivale, la linea va bene?
Voi cosa avreste fatto in quello spot con KK?