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La banca chiude il conto di Steffen Sontheimer
La telenovela infinita tra giocatori professionisti di poker e banche si arricchisce di un altro episodio.
Dopo la decisione di Bank Of America di chiudere il conto milionario di Daniel Negreanu, a segnalare problemi con il proprio Istituto di Credito è toccato questa volta a Steffen Sontheimer.
Il giocatore della scuola dei terribili tedeschi, che vanta uno score di oltre tredici milioni di dollari vinti in tornei dal vivo, ha ‘cinguettato’ su Twitter che la Banca gli ha comunicato la chiusura del suo conto business:
“Quando lo fai professionalmente, il Poker non è un gioco di fortuna, quindi ci devi pagare le tasse in Germania. Ho ricevuto una chiamata dalla Commerzbank questa mattina in cui mi hanno comunicato di aver cancellato il mio conto business perchè non supportano cose collegate al gambling”
Il tutto con la chiosa finale dell’hashtag ‘sentirsi benvenuto’ che è tutto un programma.
I recenti cambiamenti in Germania
La vicenda di Sontheimer si incastra in un quadro generale piuttosto particolare. La Germania si sta muovendo in direzione di regime del gioco online regolamentato, ma ancora l’operazione non è compiuta.
Intanto, a gennaio, il Ministro dell’Interno tedesco ha inviato alle Banche una missiva per ricordare loro di non avallare pagamenti tra i giocatori tedeschi e i siti online di gambling con licenza internazionale.
Per il momento tra i super professionisti tedeschi Sontheimer è stato il primo ad aver subito sulla sua pelle questo stato delle cose. Ma se non si farà chiarezza, è possibile che altri giocatori loro malgrado seguiranno.
Il precedente curioso
In passato avevamo già parlato di problemi non da poco conto con le banche tedesche. Era successo quando il giocatore siciliano ‘RuiDeck’, residente a Dresda, in Germania, vinse quasi sessantamila euro in un torneo e decise di lasciare il lavoro per dedicarsi anima e corpo al poker.
L’allora ventinovenne provò a cashouttare 40.000€ tutti in una volta ma si vide respingere il bonifico dalla sua banca tedesca.
Per riuscire a farsi accreditare quei soldi ‘RuiDeck’ si dovette avvalere dei servigi di un avvocato e prima che fossero effettivamente sul suo conto passò diverso tempo.