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Addio al 72enne Mike Sexton, gentiluomo e storico ambasciatore del poker
La settimana dei pokeristi di tutto il mondo è iniziata con una bruttissima notizia: ci ha lasciati per sempre il 72enne americano Mike Sexton, volto e voce storica del poker live. Un’altra brutta botta in questo 2020 da dimenticare.
Linda Johnson nei giorni scorsi si è premurata di aggiornare tutti su Twitter riguardo alle condizioni di Mike che soffriva di un tumore alla prostata. Ha dovuto perfino smentire le voci di un trapasso che purtroppo è avvenuto davvero poi nella giornata di ieri, domenica 6 settembre.
Il WPT lo ha comunicato attraverso le parole addolorate di Adam Pliska: “È con grande tristezza che annuncio la morte del mio amico Mike Sexton, il miglior ambasciatore del poker. Mike è stato commentatore del WPT per 15 stagioni e ha speso una vita a far crescere il poker in giro per il mondo. Mancherà a tutti sullo schermo e al tavolo. L’eredità di Mike farà per sempre parte della storia del poker. La famiglia WPT di unisce all’intera comunità del poker inviando i nostri pensieri e le più sentite condoglianze alla famiglia Sexton, incluso il suo giovane figlio Ty“.
La vita e la carriera di Mike
Michael Richard Sexton nacque il 22 settembre del 1947 e da giovane era un appassionato di ginnastica e bridge. All’Università si laureò in relazioni pubbliche e servì l’esercito statunitense come paracadutista della 82esima Airborne Division nel 1970. Durante quel periodo insegnava danza e uno dei suoi alunni lo convinse a diventare un venditore. Tutto questo prima di scoprire quanto fosse bravo con il poker…
Inizialmente però Mike non poteva partecipare a tutte le WSOP perché faceva l’allenatore di baseball. Nel 1985 si è finalmente trasferito in Nevada per fare il giocatore a tempo pieno.
Il resto è storia più recente. Sexton da giocatori ha vinto oltre 6,7 milioni di dollari nei tornei dal vivo, mettendo in bacheca anche un braccialetto WSOP nel 1989. Per due volte ha incassato premi milionari, sempre a Las Vegas: nel 2006 e poi nel 2012 grazie a un 9° posto nel Big One for One Drop. Numeri comunque riduttivi per spiegare la grandezza di questo personaggio.
Mike Sexton è stato storico commentatore del World Poker Tour dal 2002 quando debuttò al WPT Five Diamond World Poker Classic di Las Vegas. Da giocatore ha vinto il titolo WPT al Playground Poker Club di Montreal nella stagione XV. Era il 2016. Quella è stata la terza vincita più importante della carriera.
La Poker Hall of Fame ha fatto il nome di Sexton nel 2008 come loro 39esimo candidato per i suoi successi sul tavolo e non solo.
Nel 2017 Sexton è stato nominato vincitore del WPT Honors, la più alta onorificenza del WPT assegnata ai membri più vivaci dell’industria del poker, per celebrare e apprezzare il suo eccezionale contributo al World Poker Tour e alla comunità del poker nel suo insieme. In Italia abbiamo avuto l’onore di conoscerlo da vicino (in quel di Venezia per la precisione) nel 2013.
La reazione dei pokeristi di tutto il mondo
In poche ore sono tantissimi i messaggi comparsi in rete per ricordare e onorare Mike Sexton. La già citata Linda Johnson per esempio ha scritto su Twitter: “Ho girato il mondo per oltre 30 anni con Mike Sexton e sono così grata dei bei ricordi che ho insieme a lui. Non c’era persona più gentile e umile. Mike lascia una grande eredità al mondo del poker e alla sua famiglia“.
Leggiamo altri messaggi. Matt Savage: “La gente reagisce al dolore in modi diversi e per me non è stato affatto facile accettare la malattia e la morte di Mike Sexton. Capita nella vita di dover salutare le persone amate, ma questa volta fa davvero male. Gli volevo bene come a un fratello“.
Jason Koon: “Riposa in pace, Mike Sexton. Senza la tua influenza e la tua ispirazione molti di noi non avrebbero mai fatto del poker un lavoro. Ci vediamo dall’altra parte, fratello“.
Adrian Mateos scrive in spagnolo: “Grazie per tutto quello che hai fatto per questo meraviglioso gioco“. Sofia Lovgren: “RIP Mike. Grazie per tutto quello che hai fatto alla tua maniera. Leggenda del poker e gentiluomo. Mancherai per sempre“. Si unisce al lutto anche Chris Moneymaker: “RIP Mike, ci mancherai“.
Jaime Staples giustamente dice: “Qualcuno per favore faccia un film sulla vita di Mike Sexton. È incredibile pensare a tutto quello che ha fatto. E alla sua vittoria a Montreal. Non esiste una storia pokeristica migliore“.
Finiamo con Phil Galfond: “È un modello per me non tanto per quanto ha fatto per il poker, ma per la positività e le gentilezza con cui lo ha fatto“. Bellissime parole con le quali vogliamo concludere qui il nostro articolo in onore al grande Mike Sexton.