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PCA Super High Roller 2018: Negreanu-Bonomo, che scontro!
Per la rubrica “blind battle tra duri” oggi aggiungiamo un capitolo niente male: tornando indietro al 2018, infatti, abbiamo scoperto uno spot interessantissimo al Super High Roller da $100.000 disputato in occasione delle PCA alle Bahamas: in quella occasione si scontrarono Daniel Negreanu e Justin Bonomo.
Una decisione difficile
E’ il gennaio del 2018, e siamo alle fasi finali del ricchissimo Super High Roller da $100.000 di iscrizione.
Dei 36 partecipanti, siamo a 10 rimasti, con la bolla che scoppierà tra tre eliminazioni.
I bui sono 5.000-10.000 , e dopo un fold generale la parola va a Daniel Negreanu sullo small blind, con uno stack di 1,95 milioni. Il suo J 8 gli suggerisce un raise a 75.000 . Dal grande buio, l’ostico Justin Bonomo (con stack di 1,94 milioni) spilla K Q, mano con cui fa call.
Flop: 6 2 7
Con due overcard e un progetto di colore, Daniel punta 45.000 . Bonomo risponde rilanciando a 175.000 . Negreanu chiama.
Turn: 7
Doppio check.
River: J
Negreanu prende la top pair, con la quale punta 180.000 . Bonomo ci pensa su e opta per un raise gigantesco: sale infatti fino a 1.000.000 .
Negreanu è davvero spiazzato, e cerca di ricostruire il range dell’avversario. Il canadese riflette, chiedendosi quali siano le mani di valore e quali quelle di bluff di Bonomo.
Alla fine, sconsolato, Negreanu folda e Bonomo vince il piatto.
Si tratta indubbiamente di una mano interessantissima, che ci fornisce tanti spunti. Anzitutto, la condotta di Negreanu: al flop, con quella mano fortissima, è giusto limitarsi al call? Al river, poi, la puntata per valore è condivisibile?
Ma veniamo alla genialità di Bonomo. Che rappresentava al river? Qualche full? O un colore di fiori? Avesse avuto trips, si sarebbe comportato così?
Voi che ne pensate dell’una e dell’altra giocata?