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Quando Matt Damon ed Edward Norton giocarono il Main Event WSOP
Sono le star di Hollywood preferite dai pokeristi e non solo perchè protagonisti della pietra miliare del gioco “The Rounders”: Edward Norton e Matt Damon sono anche due appassionati di Texas Holdem.
Prima di sedersi alle partite cash game High-Stakes organizzate da Molly Bloom tra Los Angeles e New York, i due attori hanno anche partecipato al torneo dei tornei, quel Main Event delle World Series Of Poker che si staglia nell’immaginario collettivo degli oltre cinquanta milioni di americani che giocano a poker.
In questi giorni su YouTube il canale PokerGo ha pubblicato una video-intervista d’annata a Damon e Norton dopo l’esperienza vissuta al Main Event 1998.
Qualche mese prima Matt Damon aveva vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura del “Genio ribelle”, scritto a quattro mani assieme a Ben Affleck, altro conosciuto appassionato di poker. Rounders sarebbe uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il settembre successivo.
Un doppio cooler
All’inizio del video gli attori raccontano le mani con cui sono stati eliminati dal torneo. Damon dice di aver alzato bandiera bianca con una Coppia di Re con cui si è schiantato sugli Assi di Doyle Brunson.
Norton invece ha trovato l’eliminazione in un cooler di dimensioni giganti, andando ai resti con Coppia di Nove in mano su board T-T-9 per scoprire che l’avversario aveva in mano una coppia di Dieci con cui aveva chiuso quads.
Entrambi sembrano esaltati per l’esperienza vissuta: stavolta sono loro a trovarsi “dall’altra parte del taccuino” per chiedere gli autografi ad Amarillo Slim e Doyle Brunson.
L’ammirazione per i poker pro
Anche al microfono del leggendario Vince Van Patten, Norton e Damon esprimono un profondo rispetto a una profonda ammirazione per i professionisti di poker, dimostrando di conoscere bene la natura del gioco.
“Questa esperienza è qualcosa che non dimenticherò mai – dice Matt Damon – è stata davvero una incredibile botta di adrenalina. Sapevo in partenza che avrei perso, probabilmente ero uno dei pochi o l’unico partecipante ad avere questa certezza, la domanda era come avrei perso. Ho messo le mie ultime 6.200 chips con una coppia di Re e ho trovato Doyle Brunson con gli Assi quindi torno a casa con una grande storia da raccontare” (in alto sotto al titolo, la stretta di mano tra Brunson e Damon dopo la eliminazione di quest’ultimo, ndr)
“Il poker al suo livello più alto è come ogni altra cosa al top: è come Wimbledon o Kasparov e Karpov in un torneo di scacchi – dice Edward Norton – Per me il poker è un gioco davvero sofisticato che investe numerosi livelli, quello matematico, quello strategico, quello psicologico. Quando ti ritrovi a giocare contro questi tizi puoi avere fortuna in ogni singola mano, ma nel tempo loro ti schiacceranno. Quando giochi contro persone a quel livello è come affrontare Ivan Lendl o qualcuno che ti è completamente superiore e tu puoi percepire questa superiorità”.
Il video
Per vedere la video-intervista schiaccia play nel riquadro sotto (disponibili i sottotitoli in inglese)